Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

martedì 29 novembre 2011

CoCoCo44 - Mancata pubblicazione dei redditi dichiarati dai consiglieri

Un brevissimo intervento per constatare come la pubblicazione dei redditi dichiarati dai consiglieri veda, anche quest'anno, diversi rifiuti a consentire di attuare questo dovere di trasparenza. Non della mia parte politica, per fortuna.
Da cittadino, non riesco a cogliere alcun motivo plausibile per un simile diniego. Se qualcuno però vede una sola valida ragione per escludere dai doveri di ordine etico imposti dal ruolo di rappresentante dei cittadini questo esercizio di chiarezza, lo prego di farmelo sapere. Sarà un prezioso spunto di meditazione, di cui ringrazio in anticipo.

lunedì 28 novembre 2011

CoCoCo43 - Intervento sulla variazione di assestamento generale al bilancio di previsione 2011

Di seguito alcune osservazioni sintetiche alle diverse voci, trascurando alcune riduzioni di minore entità ma certo non senza conseguenze:
1. Si tolgono cospicue risorse alla ristrutturazione del patrimonio abitativo. Sono forse quegli interventi che in commissione IV vengono periodicamente assicurati come imminenti? Si agevolail degrado, che oggi ci fa risparmiare qualche spicciolo e domani causa dissesti ben più onerosi e anzi, già da ora procura condizioni tutt'altro che decorose?
4. Incredibile ed inaccettabile il taglio di oltre 1.352.000 euro al capitolo istruzione. Si cancella di fatto ogni traccia di manutenzione straordinaria e di adeguamento tecnologico; si eliminano gli interventi sui giardini (il verde che ovviamente è un accessorio superfluo, nella città del cemento!),
ma soprattutto si cancellano i 149.000 euro previsti alla voce sicurezza, cioè ad adeguamenti che tutelano l'incolumità degli utenti. Una vera assurdità.
5. Si cancellano tutti gli interventi sui beni culturali: niente manutenzione per i monumenti (-250.000), le torri (- 110.000), Villa Olmo (-50.000), niente tecnologia per i musei (-80.000)
8. Terribile lo stato degli interventi sulla viabilità, ove si evidenzia (cosa già preannunciata nella vostra risposta alla mia interrogazione): meno 870.000 euro per gli asfalti e quasi altri 400.000 in meno per lavori e opere stradali. Come si ridurranno i nostri automezzi? Quanti incidenti evitabili si produrranno così? Non è questa una tassa occulta ma pesantissima che facciamo gravare sui cittadini?
9. Si penalizza infine pesantemente anche il territorio. Confidando evidentemente nella fortuna, sperando che in questi pochi mesi non accada nulla di grave, si decurta la voce dei dissesti idrogeologici di 150.000 euro. Togliere alle tombinature 500.000 euro vuol dire però avere molte strade trasformate in torrenti, con prevedibili danni alle abitazioni, in particolare per cantine, seminterrati e piani terra. Anche i 900.000 euro in meno sui giardini a lago cosa rappresentano, se non una pietra tombale sulla vocazione turistica della città?
Ho colto che molte di queste voci vengono riportate agli anni futuri. Peccato che quel bilancio non dipenderà più da voi. Quindi in pratica dichiarate “faremo mutui”, e cioè in realtà “faremo fare mutui ad altri” (o forse no, ma chiaramente che voi non siate più al governo per questa cattiva, insostenibile gestione è l'auspicio mio e quello di moltissimi cittadini comaschi). In ogni caso, è evidente che altro non state facendo, se non cercare di nascondere la polvere sotto i tappeti... futuri, solo che questi, purtroppo, non riescono a nascondere le magagne. Il fallimento di un'esperienza amministrativa troppo lunga e troppo costosa per la città.

lunedì 21 novembre 2011

CoCoCo42 - Mancato appalto dei rifiuti e mancato governo della città

Dal 19 al 27 novembre 2011, in tutta Europa si tiene la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, giunta quest’anno alla terza edizione. Solo in Italia, 900 tra enti della Pubblica Amministrazione, Associazioni, Imprese e Scuole hanno aderito, con l'intento di testimoniare che, nonostante tutto, c’è un Paese che funziona, per proporre uno stile di vita più attento ai consumi e all’ambiente, che non si ferma ai buoni propositi, ma chiede ai sottoscrittori azioni creative per migliorare la situazione, in particolare evitando gli sprechi e promuovendo il riciclaggio.
Non mi risulta che il Comune di Como abbia aderito, ed è un peccato. Ma è molto più grave che non si veda neppure traccia di quanto già deliberato, con le migliori intenzioni, tre anni fa. Allora, poco prima che scadesse l’appalto per la “raccolta rifiuti e pulizia strade” fu approvata all'unanimità una delibera d’indirizzo che istituiva la raccolta differenziata “spinta” in tutta la città e una migliore pulizia delle strade. E da allora che cosa è successo? Siamo ancora in una fase di proroga del vecchio contratto. Il Comune ha bandito due gare che sono entrambe fallite per la bassa qualità delle offerte rispetto alle richieste del capitolato.
Anche questa vicenda conferma una terribile coerenza: quella del disastro che avete imposto alla città. Per totale inefficienza. O siete vittime di una maledizione, campioni del mondo della sfortuna, visto che non va in porto nulla di quanto avete pomposamente annunciato. E ora persino le imprese vi evitano come la peste: nessuno vuole più assicurare le nostre strade, nessuno fa la raccolta differenziata secondo criteri moderni ed efficienti. Ovviamente non siamo così ingenui da pensare che questa situazione di inazione non porti un qualche tornaconto proprio a nessuno, anche se evidentemente è di danno alla città.
Purtroppo questa serie di inspiegabili coincidenze negative suscitano nella mente tante ipotesi; come minimo è sintomo di un'incapacità di proporzioni inaudite, per non pensare il peggio e cioè che le operazioni vanno in porto solo di fronte a presenze amiche o gradite, solo quando la cordata è costituita, quando i referenti trovano l'accordo sulle lottizzazioni ...
È sintomo dell'atteggiamento per cui le cose devono essere fatte come e quando lo dite voi, infischiandovene delle leggi elementari della logica. Lo ha ben detto il presidente di CSU Montini, quando ha annunciato che l'autosilo della Valmulini andrebbe abbattuto per risparmiare. Ha dimenticato forse di aggiungere che il vero abbattimento utile alla città sarebbe quello di questa giunta in agonia. La stessa giunta che ha deciso di spostare fuori città un ospedale adatto, e ne ha costruito un altro chiaramente sottodimensionato, perché così doveva essere, come le segrete stanze avevano deciso: ed è questo pressapochismo progettuale che in conseguenza ha fatto dell'autosilo la classica cattedrale nel deserto.
L'incapacità a governare, è vero, è anche il risultato della vostra divisione e sfilacciamento, macroscopici anche nella vicenda della Ca' d'Industria. È semplicemente assurdo questo continuo rinvio delle nomine: per colpa di Regione Lombardia, ci si dice. Ma chi diamine la governa questa Regione? Non siete forse dello stesso partito e della stessa corrente? Forse non vi parlate, vi tenete il broncio o vi fate dispetti? Perché non ci vengono dette apertamente le ragioni vere di questo inspiegabile ritardo? Gli interessi di chi sta servendo questa classe politica? Ce lo dica Formigoni, ce lo dica il sindaco, e la finiscano di prenderci in giro.
O magari se ne vada a casa questa giunta, subito, senza trincerarsi dietro un improbabile male che un commissariamento di poche settimane prima delle elezioni porterebbe a Como: peggio di così è impossibile fare. Un poco di dignità conclusiva: è chiedere troppo? Dimissioni, subito.

martedì 8 novembre 2011

Colpi di stato

In questi giorni convulsi, in cui se ne sentono davvero di tutti i colori, prende la parola anche un alto esponente del governo per dichiarare che l'ipotesi di una maggioranza allargata o di un governo tecnico equivale “a un colpo di stato”. Parere rispettabilissimo, ma da quale pulpito viene questa predica? Non c'è stata forse, in questo sciagurato ventennio, una forza politica che ha di volta in volta minacciato la secessione attentando all'unità del Paese, evocato torme di Bergamaschi armati pronti a colpire lo stato, esibito metaforici proiettili pronti per certi magistrati, affermato che con il tricolore ci si pulisce non diremo cosa, e cento altre volgarità come proprio peculiare armamentario dialettico? Politici, peraltro, tanto ribelli da sottomettersi sempre agli interessi particolari di chi ha governato senza mantenere alcuna delle roboanti promesse elettorali, e però ha impinguato enormemente i propri patrimoni e le proprie posizioni dominanti, alla faccia dei ceti medi e popolari?
E non dobbiamo proprio a questo esimio politico la più immonda legge elettorale della storia repubblicana, che promuove in parlamento i servi più fedeli dei capi di partito? Ora si arriva persino a negare la crisi, con la più classica faccia di tolla, perché la gente va ancora al ristorante e in vacanza. Ma come pensare di uscirne, con personaggi di tale qualità, incapaci di realizzare le necessarie riforme, impopolari e troppo impegnative per la loro limitata visione, gente che sinora ha solo cercato di restare a galla considerando i cittadini dei creduli babbei?

lunedì 7 novembre 2011

CoCoCo41 - Parco di Villa Olmo, illuminazione pubblica e stato delle strade

Vari cittadini mi chiedono di segnalare la situazione del parco di Villa Olmo, in specie per quanto riguarda la circolazione sui sentieri pedonali. Già altri consiglieri hanno periodicamente sollevato questioni relative ad altre parti del complesso, tutte bisognose di intervento. Anche per i camminamenti, che sono oggetto del mio intervento, il livello del degrado è ormai insopportabile; non si tratta solo di sedi più o meno dissestate, ma di buche che sempre più numerose e trascurate, non fanno che allargarsi e moltiplicarsi. Immaginiamo facilmente quale situazione di disagio si crei per i passanti, soprattutto se anziani, e il rischio di incidenti connesso a questa situazione; ma è altrettanto importante considerare che si tratta anche di un ulteriore messaggio negativo lanciato dall'amministrazione della città ai turisti in visita.
Viene spontaneo ricordare come fossero diversamente sistemate questo ed altri luoghi caratteristici della nostra città in un passato neppure troppo lontano, per non riandare ai ricordi d'infanzia. Perché si è lasciato degradare il quadro a questo punto? È davvero solo una questione di soldi?
Segnalo la necessità di intervenire, associando anche il recente suggerimento di un lettore della "Provincia", che indica come sarebbe sufficiente ripulire i percorsi destinati alle carrozzelle dei disabili, aprendone la percorribilità anche alle biciclette, per realizzare un tratto di pista ciclabile che consentirebbe una passaggio in sicurezza all'interno del parco.
Speriamo che l'avvicinarsi delle elezioni risvegli in qualcuno degli amministratori il desiderio di porre mano, sia pure in extremis, a queste vistose manchevolezze. Non è importante chi vorrà prendersene il merito, l'importante è che le cose si facciano.
Purtroppo anche la risposta, appena pervenutami, alla nostra interpellanza sul risanamento dei manti stradali non fa che alimentare lo sconforto. Devo dare atto agli uffici comunali della chiarezza e della sincerità con la quale hanno quantificato la misura finanziaria di quanto non è stato fatto (“a causa del pagamento in tempi troppo lunghi che avrebbe potuto comportare danni all'Ente per l'eventuale richiesta di interessi per ritardato pagamento”), e di quanto non si farà in ogni caso (un programma risolutivo prevederebbe interventi “da qui a cinque anni, di almeno 2,5 milioni di euro all'anno”). Abbiamo quindi l'ufficializzazione di un dissesto cronico, che non potrà che peggiorare nel tempo in maniera sempre più disastrosa!
Segnalo infine la necessità di intervento in una serie di vie che in questo momento lamentano un guasto all'illuminazione stradale (Briantea, Piadeni, Petrarca, Dottesio, Bari, parzialmente via Ciceri); e che paradossalmente, il lampione n. 1156 di via Zezio resta da tempo acceso per l'intera giornata, determinando uno spreco che va immediatamente corretto.

mercoledì 2 novembre 2011

Postille (a volte) logiche di un cinquantenne sulla pioggia di critiche alla Leopolda

1. Non le ho mica lette tutte, le critiche. E non ne ho l'intenzione, ho un certo rispetto del mio tempo. Ma è certo che non si assisteva a un dibattito simile, e soprattutto, meno stucchevole dell'ordinario, da quando esiste il PD. Poi le formule rischiano di rimanere tali. Ma intanto si riflette: grazie.
2. Il top: Renzi è di destra? Malafede di brontosauri, per cui scattano gli automatismi difensivi. Ricorda tanto i metodi di un partito del passato. Ma qual era?
3. Renzi, così com'è, è perfetto? Il nuovo leader? Entusiasmi di carta velina. Ma si vada almeno a vedere il gioco.
4. Renzi di certo non “scalcia”, che comunicatore sarebbe? Forse, pur sorridendo, “scalpita”. E tanti altri con lui. E tu, da quando sei in politica, sei mai stato giovane?
5. Avete voluto un PD “contendibile”? E perché vi lamentate della competizione, specie se parte dal confronto di idee?
6. A proposito di PD, che dire del divieto di cumulare incarichi previsto dallo statuto, tanto più disatteso quanto più ci si avvicina ai vertici? Lasciamo perdere.
7. Cari giovani, ci vuole pazienza... Ah, la santa pazienza di chi era già in sella prima che cadesse il Muro!
8. I cento punti della Leopolda? Populismo irrealizzabile. Ossia, quello che una volta si chiamava creare una prospettiva. O almeno, provarci.
9. A proposito: quello di Renzi sarebbe populismo, quello di Vendola invece no. Un sincero Democratico, a cui tanti Democratici guardano con speranza. E allora prego, consegnategli il partito chiavi in mano. A lui che ne è fuori.
10. Renzi è andato da Berlusconi a casa sua. Una sciocchezza politica, è vero: ma è anche un atto di sottomissione? E per le disparate reazioni ricorda un'altra cosa; come si diceva un tempo, épater le bourgeois...
11. I riferimenti sociali della Leopolda sono “incerti”. E quelli del PD, sinora, sono stati inappuntabilmente chiari?
12. L'azione di Renzi non è dissenso, ma “alterità” dal PD. Davvero intollerabile. Peccato che non sembri tale – né dissenso né alterità, ma proposta, oltretutto emendabile e discutibile – a molte migliaia di militanti. Come si spiega?
13. Se è vero che la versione finale del cento punti è uscita dal pc di Giorgio Gori, conviene ricordare all'Anticristo di usare il correttore ortografico, prima.
14. Chi propone il diritto di voto a 16 anni (rottamatori o dinosauri, non fa differenza) farà bene a parlare tutti i giorni con i sedicenni e rendersi conto dei termini reali della questione. E magari aiutarli a capire la politica, con altri linguaggi e altre pratiche. Prendendo seriamente i cento punti, da cittadini responsabili, per esercitare il diritto di voto sarebbe opportuno aver praticato il (sacrosanto) servizio civile obbligatorio. Mi scuso per la consequenzialità logica, che però qualche volta aiuta.
15. Una critica feroce? Steve Jobs e Marchionne saranno tanto ispiratori, ma davvero stanno – legittimamente – da un'altra parte. E non sembra abbiano saputo in vita loro cosa fosse la partecipazione. Il rap, invece, fa proprio cascare le braccia. È un giovanilismo vecchio, già visto e già più volte sfruttato anche dai dinosauri. Qualche volta, si può anche privilegiare la bellezza e la cultura, a queste riunioni politiche, rispetto ai modelli imperanti. Volare un po' più alto è già osare.