Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

lunedì 24 ottobre 2016

CoCoCo 2016-3: Mozione su gestione dell'emergenza migranti

Mi fa piacere che nel corso del dibattito sia emersa a più riprese la vera caratteristica della gestione complessiva della questione recente (sia o non sia “emergenza” nel senso classico del termine, è certo che ha presentato molti aspetti nuovi rispetto a situazioni passate, e che la portata in termini di difficoltà operative non è stata certo lieve): per come la si è condotta sino a qui, e per l'intenzione profonda della mozione che stiamo ora discutendo.
Il termine chiave è: collaborazione. Nessuno spirito oppositivo, ma la volontà di cooperare per assicurare una sempre più efficace soluzione alla complessità e alla novità dei problemi; sono segnali che la realtà globale non consente più isolazionismi, chiusure e ripiegamenti tanto illusori quanto poco consoni alle nostre tradizioni di civiltà e di accoglienza.

L'efficacia degli interventi passa anche attraverso una piena trasparenza: trasparenza che è una regola fondamentale dell'amministrazione pubblica, un principio che va applicato e reso il più possibile operante, magari grazie anche al coinvolgimento degli amministratori pubblici che rappresentano la cittadinanza. Opportuni, senz'altro, gli interventi di parlamentari nazionali ed europei, ma non meno motivata la possibilità di un accesso conoscitivo per i componenti di questo consiglio.
La conseguenza? Una migliore comprensione dei problemi, che aiuti ad articolare le soluzioni nel presente, ma serva anche a costruire un patrimonio di esperienze, una memoria storica che non potrà non rivelarsi utile in casi futuri più o meno simili, e che in tal modo la città sarà ancora più pronta ad affrontare, promuovendo come si è detto le sinergie, lo spirito di collaborazione.
A questo riguardo vorrei anche richiamare che la cittadinanza, attraverso noi consiglieri, non può che esprimere la sua riconoscenza ai tanti che, con diverse competenze, hanno operato per rendere gestibile la complessità: le istituzioni pubbliche deputate, ma anche Croce Rossa Italiana e Caritas, che certo non sono state le sole ma organizzativamente più in vista, e poi l'azione di un volontariato che nobilita la città di Como per qualità dell'intervento e per lo spessore umano messo in campo.
La comprensione dei fenomeni che questa mozione chiede di allargare, da un lato, e questa generosa disponibilità di chi si è fatto coinvolgere ad ogni livello, dall'altro, rappresentano anche il miglior antidoto contro le voci fantasiose e le vere e proprie strumentalizzazioni di chi (senz'altro, lo credo) non è razzista, ma... specula politicamente lo stesso sulle preoccupazioni della gente, magari rinfocola le paure, entra nelle questione pesantemente armato dei propri pregiudizi e li vuole per forza vedere confermati.
Ecco, la gestione tranquilla e ordinata che la città ha saputo esprimere - lo ripeto - tanto sul versante istituzionale che su quello associativo, costituisce un'esperienza da non perdere, ma semmai da rafforzare: ed è proprio con questo spirito che abbiamo sottoscritto la presente mozione, per la quale preannuncio sin d'ora il voto favorevole del Partito Democratico.

Mi sia consentito infine di rimarcare il ruolo che il Governo ha responsabilmente assunto in queste circostanze recenti e la posizione nuova e ferma che viene rivolta all'Unione Europea, proprio come appello affinché questa ricordi i suoli valori fondamentali e li traduca in atti concreti, vincendo egoismi nazionalistici e giocando fino in fondo il ruolo che la storia contemporanea le assegna su queste fondamentali questioni di umanità.
Lo faccio con le parole del sindaco di Prato e delegato Anci all'immigrazione, Matteo Biffoni,
la decisione del Governo di riconoscere ai Comuni che hanno risposto all'emergenza migranti un contributo di riconoscenza dallo Stato italiano ovvero 500 euro, una tantum, per ogni persona accolta entro il 15 ottobre 2016.
«È un riconoscimento vero e positivo per i Comuni che hanno fatto lo sforzo dell'accoglienza. È chiaro che sono ancora tante le questioni aperte, ma questo è un gesto importante, un segnale che indica un reale cambiamento di clima e la reale intenzione di onorare il patto siglato su un tema complesso, poco popolare ma doveroso come l'accoglienza dei migranti tra Comuni e Stato nel corso dell'assemblea dell'Anci appena conclusa».
«I Comuni hanno un grande bisogno di risorse che vadano a rafforzare gli interventi a favore della cittadinanza. Mentre, con il Governo, Anci ha definito misure di sistema che faranno ordine nell'impianto dell'accoglienza nel suo complesso, questo intervento è un'importante segnale di comprensione dello sforzo di chi è in prima linea su questo tema, oltre che un elemento che, siamo certi, faciliterà la decisione da parte dei Comuni di entrare nella rete Sprar. Voglio ringraziare ancora una volta Piero Fassino, senza la cui energia e impegno anche personale gli importanti risultati raggiunti in questi giorni non sarebbero stati possibili.»

domenica 23 ottobre 2016

Servi del regime e maestri di democrazia

L'attuale dibattito referendario, evidentemente, consente a tutti di dare il meglio di sé.
Preso dallo sconforto, vorrei limitarmi a dire a tutti coloro che accusano Tizio e Caio di essere "servi del regime" in Italia che sono solo dei (miseri) antidemocratici. E che è possibile ravvedersi e smetterla. Se reputano il contrario, è solo per difetto di consapevolezza.