Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

lunedì 20 giugno 2011

CoCoCo32 - Interpellanza sul trasferimento del laboratorio chimico dell’ARPA

I sottoscritti consiglieri
- premesso che
1. il laboratorio chimico dell’ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Lombardia, sito in via Cadorna 8, svolge da decenni controlli e analisi su acque potabili, scarichi, acque di fiume e di lago, terreni contaminati, tracce di stupefacenti, qualità dell'aria, offrendo agli enti pubblici un servizio efficiente e tecnicamente qualificato nonostante una parziale carenza di mezzi;
2. la direzione dell’Arpa ha manifestato l'intenzione di concentrare tutta l’attività laboratoristica in due sole sedi, una nel milanese e una a Brescia, prevedendo di dismettere i laboratori attuali e trasferire il personale nell'arco di trenta mesi;
3. un simile provvedimento rischia di avere conseguenze negative sul territorio comasco: infatti il personale del laboratorio di Como, dotato di esperienza pluridecennale, è prevalentemente femminile e non più giovane per il sistematico blocco del turnover, e pertanto incontrerebbe gravi difficoltà a trasferirsi in una diversa sede a 40 chilometri di distanza; si rischia pertanto di disperdere professionalità specialistiche già acquisite, di dover assumere altro personale per le nuove sedi, e soprattutto di interrompere i legami e gli scambi di utili informazioni tra operatori di laboratorio e addetti alle attività di controllo, nonché di spendere ingenti risorse per il trasporto refrigerato su strada di tutti i campioni dall’intero territorio provinciale alla nuova sede,
- ritenuto che la sede del laboratorio Arpa di Como non debba essere soppressa ma adeguata ed eventualmente potenziata, anche come riferimento sovra-provinciale,
- chiedono di conoscere quali misure intenda adottare l'Amministrazione Comunale al fine di scongiurare il predetto allontanamento e tutelare i livelli di servizio fino ad oggi garantiti alla collettività.

giovedì 16 giugno 2011

CoCoCo31 - Tutti in coda!

Preliminarmente, apprendo della richiesta di istituire in Comune un ufficio per i diritti degli animali con finanziamento regionale, e mi associo con convinzione, pregando il sindaco di legare il suo nome ad un provvedimento utile.
Quanto al tema principale del mio intervento: 1) La giornata di sabato scorso ha evidenziato ancora una volta come basti un acquazzone di particolare intensità per mandare in tilt il traffico in varie zone della città. In particolare, grazie al famigerato tratto subacqueo dello svincolo di Lazzago, a metà pomeriggio la fila si estendeva per chilometri quasi fino a San Fermo, come ho avuto modo di constatare personalmente. Varie repliche a inizio settimana, ad esempio lunedì pomeriggio.
2) L'evento è almeno servito a rendere ancora più chiaro che il divieto di transitare in discesa per via Risorgimento, dove con una decisione incomprensibile ai più avete voluto realizzare la più inutile delle corsie preferenziali per autobus, è un'autentica assurdità di cui i residenti si stanno ancora lamentando. Se il tratto fosse stato percorribile, in questa occasione di caos il traffico in direzione Como avrebbe avuto una via di sfogo, attenuandosi. E invece no.
3) Ringrazio il sindaco, poiché un mese fa ho presentato un'interrogazione relativa al ritardo dei lavori sul ponte per il km della conoscenza a Villa Olmo, e l'altro ieri mi è arrivata via mail la risposta, peraltro anticipata di qualche giorno attraverso i giornali.
Grazie quindi anche per la pronta comunicazione alla stampa, che è lo stesso canale attraverso il quale possiamo cominciare ad apprendere qualcosa sul PGT in largo anticipo rispetto alle sedi istituzionali. Forse sarà il caso di non presentarci più in Consiglio, ma di recarci direttamente in edicola?
4) E infine: proprio dai primi lacerti del Documento di piano del PGT veniamo a sapere che la città è chiaramente destinata ad espandersi. Vai coi piani attuativi! Sono cioè garantite tante nuove costruzioni – forse destinate ad essere abitate in futuro, certamente utili a rassicurare le lobbies oggi. Sembra chiaro, tra l'altro, che non si pensi affatto ad una riqualificazione a verde o a servizi di tante delle aree produttive dismesse, per migliorare significativamente la qualità della vita di quartieri già sottoposti a forte tensione abitativa.
Inoltre da tanta spensierata progettualità non sembra emergere un piano adatto a proporzionare la crescita prevista alla fluidità di una circolazione che è già al collasso. O meglio, le misure proposte sembrano prefigurare il consueto libro dei sogni, ossia provvedimenti costosissimi e tecnicamente impegnativi, localizzando oltretutto ulteriori nuovi parcheggi in pieno centro, destinati ovviamente ad attirare traffico, anziché allontanarlo. In ogni caso, più residenti, più auto, più traffico. Non è certamente con la ripetizione di schemi obsoleti, né tanto meno con le capacità da voi mostrate in questi anni che la città può sperare di risollevarsi. È veramente un peccato dover sprecare un anno prima di vedervi abbandonare il campo per sperare nell'avvio di una diversa idea di città. Nel frattempo... stiamo in coda.

sabato 11 giugno 2011

Miracolo (ministeriale) a Milano

Finalmente i nostri problemi cominciano a risolversi. Era ora che l'alta politica partorisse una geniale soluzione a tutte le inefficienze italiane, semplice oltretutto: basta portare due ministeri a Milano, lontano da "Roma ladrona". Si realizzerà un evidente aumento della produttività, un'evidente gratificazione dell'orgoglio padano, e soprattutto un evidente risparmio dei costi. Dite che non è vero?
Ma l'impulso all'economia è garantito: infatti ogni sede pubblica richiede adeguata dignità, quindi posti di lavoro nell'edilizia per creare tanti nuovi palazzi governativi. A meno che, sull'esempio romano, non si preferisca prenderli in affitto a prezzi esorbitanti, beneficando imprenditori senz'altro meritevoli agli occhi di chi decide. Comunque, il denaro gira...
E si vuol negare la possibilità di distribuire nuovi posti di lavoro sui luoghi raggiunti da questa nuova manna? Dato che una parte dei dipendenti romani si accomoderebbe in qualche altro ufficio della Capitale, le strutture milanesi per funzionare dovranno operare indispensabili assunzioni. Il tutto, ne siamo sicuri, senza aggravi per i contribuenti. A chiacchiere: esattamente come è avvenuto negli scorsi decenni con la proliferazione di tante nuove province, che si vede bene quanto abbiano migliorato l'efficienza amministrativa. E infatti da decenni i governi promettono solennemente di abolirle, ovviamente guardandosi bene dal farlo per non provocare la rivolta di tanti professionisti della politica che non saprebbero altrimenti come impiegare il tempo.
A Como, possiamo verificare questa particolare modalità di gestione della cosa pubblica guardando il "Pirellino", il palazzo che la Regione Lombardia ci ha generosamente regalato (coi nostri soldi). Le attività fervono, gli uffici sono gremiti, ogni problema dei cittadini viene tempestivamente risolto presentandosi agli sportelli. Non è assolutamente un mero ufficio di rappresentanza e di distribuzione di prospetti, paragonabile a quello che la stessa regione ha aperto a Bruxelles.
Ma a noi comaschi è altrettanto indispensabile. Dite che non è vero?