tag:blogger.com,1999:blog-18916080411037625752024-03-14T11:01:52.348+01:00Sveglia, Italia!Politica e non solo............................................................................................................................................
Sed veritati interea invigilandum est, modusque servandus, ut certa ab incertis, diem a nocte, distinguamus (T. Burnet)Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comBlogger245125tag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-80751232332666226612018-11-07T08:08:00.000+01:002018-11-07T08:16:40.056+01:00I bulli al governo? Sanno solo ricattare (per meglio fregare i cittadini)Ora che è stato approvata in Regione Lombardia, a <b>scrutinio segreto</b>, la mozione 48 proposta dalla Lega <b>sull'utilizzo dei richiedenti asilo nella manutenzione del verde pubblico</b> che prevede, tra gli altri punti, l'impegno a concedere premi nei bandi solo agli enti locali Lombardi che <b>non facciano ricorso</b> a richiedenti asilo, possiamo dirlo: questa NON è una mozione degna di un Paese democratico, è un ricatto da bulli.<br />
Si dimostra che al governo stanno personaggi squallidi, che con la loro prepotenza vogliono trasformare la nostra civiltà e il valore dell'integrazione in una contrapposizione costante tra poveri: mantenere aperti i problemi anziché risolverli. <br />
Perché sono INCAPACI di pensare in termini di bene comune e vogliono speculare sui conflitti per mantere il loro sottopotere e le prebende, che garantiscono di vivere alla faccia nostra anziché cercarsi un mestiere.<br />
E anche Como, nelle cronache amministrative quotidiane, è un ottimo esempio di questa politica che ringhia e abbaia, convinta di mostrarsi forte quando invece è solo violenta (violenza indiretta, secondo il modello di Galtung, ma non per questo meno violenta). <br />
Sono disgustosi.<br />
Bisogna però che cominciamo a dirglielo in faccia.Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-15951358334136667532018-10-30T18:08:00.000+01:002018-10-30T18:09:22.010+01:00Como, la cattiva amministrazione che si dimostra anche inutile<br />
RICAPITOLANDO.<br />
<br />
<b>1. Dati di fatto</b><br />
L'amministrazione di centrodestra, secondo quanto dichiara oggi una consigliera di maggioranza:<br />
- riduce la sicurezza a un mero fatto di polizia, senza capire la complessità del fenomeno<br />
- nega strumenti che eliminano il disagio oltre il degrado<br />
- finge di non vedere la possibilità di infiltrazioni malavitose<br />
- è sorda alle competenze presenti nel consiglio comunale quando sottopongono i problemi <br />
- toglie panchine e wifi per creare disagio agli stranieri (e ai comaschi no?)<br />
- ha realizzato un autentico monumento allo spreco (Infopoint in affitto)<br />
- emette ordinanze per il decoro natalizio assolutamente inutili<br />
- le applica in maniera becera e ottiene con le stesse figuracce nazionali per la città<br />
- sanifica il portico di San Francesco con modalità inutilmente vessatorie <br />
- impedisce sistematicamente di attuare i lavori socialmente utili per i
migranti che farebbero capire le vie di una possibile integrazione (non
sia mai!)<br />
- evita di trovare soluzioni al problema dei barboni,
scaricando tutto il peso sulle associazioni di volontariato che si
devono arrangiare<br />
- nega una Commissione speciale su questi problemi
(chiesta all'interno della maggioranza, non come provocazione
dell'opposizione)<br />
- nega la ricostituzione della Consulta dei servizi sociali.<br />
<br />
<b>2. Un parere personale</b><br />
Da cittadini, dobbiamo ringraziare chi ha posto le questioni con questa evidenza palmare. <br />
Sappiamo che ci sono molti altri segni di insensibilità sociale che
vengono lanciati come "messaggi" per far capire che chi comanda lo fa a
muso duro, evidenziando peraltro con un risibile "cattivismo" l'egemonia
leghista sull'intera compagine.<br />
Ma anche tutti gli altri temi
centrali del rilancio della città sono trattati con una straordinaria e
incomprensibile inerzia. Tutto è paralizzato. Il sindaco in sostanza
continua a ripetere che non si aspettava una tale complessità.<br />
Questa maggioranza ha così sancito il proprio completo fallimento politico, prima ancora che amministrativo.<br />
Se ai Comaschi sta bene che per qualche anno ancora Como prosegua nel
degrado di una mera funzione di "vetrina" della politica regressiva di
un leghismo delle piccinerie, tutto OK. <br />
Altrimenti, con un minimo
di decenza, si prenda responsabilmente atto di questa inadeguatezza e ci
si liberi da questo malgoverno.Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-24366258515446549332018-05-04T18:15:00.001+02:002018-05-04T18:15:55.566+02:00Mussolini positivo, come no. Del resto anche Hitler amava i cani...<span itemprop="articleBody">Lara Magoni, neo assessora regionale al Turismo della Lombardia in quota Fratelli d'Italia ed ex campionessa di sci, rilascia senza che nessuno glielo abbia chiesto valutazioni risibili e farneticanti sul periodo fascista. Come in molti altri post di disinformazione in rete, sarebbero "state fatte molte cose buone", eccetera.</span><br /> A
parte l'assoluta ignoranza di chi pontifica senza avere UN dato storico
corretto, ma rimastica semplicemente la propaganda neofascista, è
strabiliante anche il linguaggio adottato da questo soggetto: "le leggi
che tutelano i lavoratori nascono PROPRIO TUTTE dal fascismo. Tutti
condanniamo l'eccidio del quale SONO STATI TUTTI COINVOLTI e per il
quale c'è da vergognarsi ma ora basta COMBATTERE I FANTASMI...dopo
settant'anni... Visto e considerato che QUESTI BENEFIT piacciono a
tutti". Ho evidenziato in maiuscolo idiozie talmente evidenti che non
avrebbero neppure bisogno di una puntuale disamina (che altri hanno già
fatto), perché sono insostenibili sul piano concettuale, oltre che
storico:<br /> - TUTTE le leggi che tutelano i lavoratori? Certo non le
prime (anteriori al fascismo), né quelle varate nell'Italia repubblicana
e più sostanziali;<br /> - TUTTI COINVOLTI nell'eccidio? Chi? Tutti gli
Italiani portano le stesse responsabilità? Magari per equiparare i
caduti, carnefici e vittime? <br /> - I FANTASMI non sono tali solo per i
nostalgici e gli ignoranti galattici? Quelli che vogliono sminuire la
gravità di parole, atti, gesti dei loro amici neofascisti lanciando loro
una strizzatina d'occhio e sperando di recuperare qualche voto?<br /> - I
BENEFIT. Così adesso si chiamerebbero i DIRITTI dei lavoratori? Sono
per caso diventati una graziosa concessione di qualche padrone? <br />
Adesso mi chiedo: ma se si applicasse il rigore, la disciplina, il
controllo, la precisione richiesti da una pratica sportiva ad alto
livello anche all'esercizio di responsabilità politiche, quali
conseguenze dovrebbe trarre da sé la neo assessora? <br /> Davvero, in coscienza, una che parla e verosimilmente pensa così si ritiene adeguata a un compito pubblico?<br /> E chi l'ha designata non prova almeno un poco di vergogna?Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-17687504608778739102018-03-14T20:45:00.000+01:002018-03-14T20:45:37.116+01:00Como: quale dialogo con chi non vuol sentire? Ormai sono
innumerevoli i casi nei quali, rispetto all'amministrazione precedente,
si percepisce la profonda differenza di atteggiamento da parte di coloro
che si sono collocati con supponenza alla guida della città e che
respingono sistematicamente il dialogo. La consigliera <a class="profileLink" data-hovercard-prefer-more-content-show="1" data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=100009627550341&extragetparams=%7B%22fref%22%3A%22mentions%22%7D" href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100009627550341&fref=mentions">Patrizia Lissi</a>
ha appena subito un volgare attacco personale senza fondamento,
evidente dimostrazione del fastidio che provoca volendo approfondire le
ragion<span class="text_exposed_show">i delle manovre decise nel Palazzo senza confronto con i cittadini. <br />
A parte la questione delle mense, con discutibile soluzione calata
dall'alto, è di questi giorni la sconcertante decisione di respingere
l'O.d.G. del cons. <a class="profileLink" data-hovercard-prefer-more-content-show="1" data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=100017240201780&extragetparams=%7B%22fref%22%3A%22mentions%22%7D" href="https://www.facebook.com/profile.php?id=100017240201780&fref=mentions">Gabriele Guarisco</a>
(PD), per risolvere il problema dei cittadini che vivono nella zona di
Baraggia e che rimangono senza autobus. La maggioranza RESPINGE e poi,
per bocca dell'ass. alla Mobilità e Trasporti Vincenzo Bella, dichiara:
“La bocciatura dell’ordine del giorno non costituisce di certo un
rigetto della proposta che è stata presentata", ecc. (???). Un'altra
occasione di confronto costruttivo che viene perduta per arroganza. Ma
approvare qualcosa proposto dall'opposizone, evidentemente, è peccato
mortale per chi ha già la verità in tasca. </span>Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-42720453381878085452018-03-08T21:08:00.000+01:002018-03-08T21:09:07.680+01:00Como: amministrazione di centrodestra in stato confusionaleLeggo
oggi che Il Tribunale ha respinto il ricorso contro gli ex esponenti
della giunta di Palazzo Cernezzi e i tecnici indicati come possibili
responsabili dei problemi del viadotto dei Lavatoi. <br />
Se è vero quel
che viene riportato (fonte: ETV) che "non è possibile procedere contro
ex assessori e dirigenti per i quali, eventuali responsabilità
dovrebbero essere accertate dalla Corte dei Conti e non da un giudice
ord<span class="text_exposed_show">inario", viene qualche dubbio sulla
linearità e opportunità della condotta legale di un'Amministrazione che
non saprebbe neppure dove indirizzare le istanze. <br /> Inoltre il
Tribunale ha condannato il Comune di Como anche a pagare 3.038 euro
ciascuno alle controparti Gerosa, Molinari, Viola e Gilardoni per le
spese legali. <br /> <b>Cioè più di 12.000 euro dei cittadini buttati per
un'ipotesi oltretutto mal presentata. Chi ne risponde? In questo caso la
Corte dei Conti non avrà nulla da osservare?</b><br /> Come giustamente osserva <a class="profileLink" data-hovercard-prefer-more-content-show="1" data-hovercard="/ajax/hovercard/user.php?id=1413295403&extragetparams=%7B%22fref%22%3A%22mentions%22%7D" href="https://www.facebook.com/stefano.f.fanetti?fref=mentions">Stefano Fanetti</a>,
"È l’ennesima riprova di un Comune in stato confusionale. La politica
non sta riuscendo nel compito di mettere ordine". Sembra che debba anche
mettere ordine nelle proprie idee: <b>cosa un po' difficile, quando non si ha nessuna prospettiva di città e la linea finora mostrata sembra
essere quella del tirare a campare</b>, facendo il meno possibile per non
scontentare nessuno e non attirarsi critiche.</span>Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-47806155829074522642018-03-01T16:18:00.000+01:002018-03-01T16:22:53.500+01:00Como: ancora "forti" contro i più deboliIl Sindaco di centrodestra di Como conferma la posizione oltranzista dell'assessora della Lega e nega l'accesso notturno alla stazione a quei senzatetto che, per i motivi più vari, rifiutano di recarsi presso le strutture predisposte.<br />
Non è solo un posizione
ottusamente burocratica, con un sottofondo implicito di cattiveria
gratuita tanto apprezzato dai propagandisti di segno leghista.
Esplicitamente, sul quotidiano locale, Landriscina si scaglia invece
contro i "benpensanti", come se gli avessero proposto di affittare un
hotel o di accoglierli in sala consiliare, anziché, semplicemente, di
aprire per pochi giorni le porte della stazione. <br />
<b>Qui si manifesta
proprio l'inadeguatezza a un ruolo, quello di Sindaco, che richiede di
farsi interprete del sentire comune della città.</b> Che non è quello di
esporre a rischi inutili delle vite umane in questi giorni di freddo
eccezionale.<br />
Non tema, verranno ricordati, lui e l'assessora, anche per questi atteggiamenti tanto regressivi quanto inconcludenti.Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-23431343213656948982018-01-16T13:57:00.001+01:002018-01-16T15:42:04.799+01:00Una pagina nera nella storia del Consiglio comunale di Como<span data-offset-key="7v0sl-0-0"><span data-text="true">
</span></span>
<span data-offset-key="7v0sl-0-0"><span data-text="true">Ieri sera,</span></span><span data-offset-key="7v0sl-0-0"><span data-text="true"><span data-offset-key="7v0sl-0-0"><span data-text="true"> a Como,</span></span>
è stata respinta da tutti i consiglieri comunali di maggioranza (con la
sola astensione del sindaco) la mozione che esprimeva, a nome della
cittadinanza, riprovazione e condanna per l’incursione skinhead del
novembre scorso che ha portato la città all'attenzione nazionale.</span></span><br />
<span data-offset-key="7v0sl-0-0"><span data-text="true">
</span></span><br />
<span data-offset-key="7v0sl-0-0"><span data-text="true">Un voto semplicemente inqualificabile, ma non senza motivazioni.</span></span><br />
<span data-offset-key="7v0sl-0-0"><span data-text="true">
</span></span><br />
<span data-offset-key="7v0sl-0-0"><span data-text="true">La logica è
semplice, e va molto al di là del rifiuto del dialogo con le
opposizioni, alle quali si sarebbero potuti tranquillamente proporre
emendamenti per modificare la forma di qualche frase. <br />
</span></span><br />
<span data-offset-key="7v0sl-0-0"><span data-text="true">Votando NO a
scatola chiusa invece si esprime la <b>NON riprovazione</b> a chi contraddice "i
principi di solidarietà, non violenza, antirazzismo e antifascismo" richiamati nella mozione. </span></span><br />
<span data-offset-key="7v0sl-0-0"><span data-text="true">Diciamo che chi - in politica, nelle istituzioni, non al bar - manda
segnali di questo tipo <b>non è un ingenuo, ma vuole esprimere "messaggi"
precisi a destinatari precisi</b>. E non certo nel senso della garanzia
della libertà di espressione. Se invece crede sia possibile lavarsene le
mani nella maniera espressa dal voto di ieri, è anche inadeguato a una
funzione di rappresentanza pubblica. Questa posizione, peggio che ambigua,
è una vergogna ulteriore per la città, che già ha subito e subisce
intimidazioni e aggressioni di stampo fascista.</span></span><br />
<span data-offset-key="7v0sl-0-0"><span data-text="true">
</span></span><br />
<span data-offset-key="7v0sl-0-0"><span data-text="true">La prossima
volta che qualcuno di quei votanti volesse qualificarsi come liberale,
spero compaia il fantasma di Totò a commentare con una sonora
pernacchia.</span></span>Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-33139880943892362152018-01-09T20:50:00.001+01:002018-01-09T20:50:19.639+01:00L'Euro come cartina di tornasole della malafede politica?<div data-contents="true">
<div class="" data-block="true" data-editor="5hsk0" data-offset-key="5e5ol-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="5e5ol-0-0">
<span data-offset-key="5e5ol-0-0"><br data-text="true" /></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="5hsk0" data-offset-key="441p-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="441p-0-0">
<span data-offset-key="441p-0-0"><span data-text="true">Il cosiddetto "candidato premier" - sì, è un titolo, anche se da operetta - dei M5S ci informa oggi che l’Euro, la moneta causa di tutti i mali dell'Italia, sulla quale lui e tanti altri demagoghi giuravano di voler chiamare il popolo al referendum, si può tenere.</span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="5hsk0" data-offset-key="2j3gp-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="2j3gp-0-0">
<span data-offset-key="2j3gp-0-0"><span data-text="true">Ma guarda. Non ci dicono che hanno cambiato opinione sull'argomento, il che equivarrebbe ad ammettere che prima sostenevano una tesi palesemente stupida e dannosa e si sono ricreduti. No, è solo che ora non è più "il momento per l’Italia di uscire dall’Euro perché l’asse franco-tedesco non è più così forte". Invece prima era sensato? Ci ritenete tutti idioti? Forse sì, vista la penosa figura di quell'altra parlamentare che pochi giorni or sono indiceva, nelle sue intenzioni, il referendum sull'abolizione della moneta comunitaria, per poi rifiutarsi di dire come avrebbe votato (perché "il voto è segreto", come no?).</span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="5hsk0" data-offset-key="d5av-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="d5av-0-0">
<span data-offset-key="d5av-0-0"><span data-text="true">Mi chiedo come una cialtronaggine così piramidale possa essere ancora presa sul serio da qualcuno. Soprattutto provenendo da un ex-movimento ormai normalizzatosi a partito, ma nel modo peggiore, dato che viene di fatto diretto da un vertice autoritario e privatistico che nessuno ha eletto dal basso, in termini mai visti nei decenni della storia della nostra democrazia. Altro che l'eguaglianza e la trasparenza invocate alle origini, ormai è evidente che siamo di fronte a una grossolana rappresentazione non priva di ambiguità potenzialmente pericolose. Una presa in giro da parte di qualunquisti che ogni volta rincorrono quelli che pensano essere gli umori del momento (vedi il dietrofront sullo ius soli) e che - per ora, con una comunicazione particolarmente mirata e grazie a una pletora di intervistatori acritici - tentano di mascherare una vistosa e diffusa incapacità. </span></span></div>
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="d5av-0-0">
<span data-offset-key="d5av-0-0"><span data-text="true">Di ragionare, prima ancora che di governare.</span></span></div>
</div>
</div>
Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-46475325350587122342017-07-24T09:50:00.001+02:002017-07-24T11:56:04.755+02:00Se sai, parla; altrimenti ti conviene tacere. Sì, figuriamoci...Di fronte alle tante manifestazioni antivacciniste, nonché alla sequela interminabile di bufale diffuse sui <i>social media</i>, vengono spesso diffuse ammonizioni basate sul puro buon senso, riassumibili nello schema "se sai, parla; altrimenti ti conviene tacere". Ovviamente il "sapere" è inteso in senso forte: avrai fatto un corso di studi approfondito, sviluppato una competenza specifica, svolto attività professionale riconosciuta in quell'ambito, eccetera.<br />
<div data-contents="true">
<div class="" data-block="true" data-editor="4rg1q" data-offset-key="b55vl-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="b55vl-0-0">
<span data-offset-key="b55vl-0-0"><span data-text="true"><b>Lo schema purtroppo non funziona, perché molti si convincono di essere nel giusto a priori</b>, escludendo quindi la possibilità del "non ho ancora capito", "devo ancora studiare", "ci sono scienziati che dedicano tutta la vita a questi argomenti" (non io). </span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="4rg1q" data-offset-key="86ehl-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="86ehl-0-0">
<span data-offset-key="86ehl-0-0"><span data-text="true">"Ho capito" allora equivale a "provo una forte emozione" che genera il convincimento; non a caso spesso questo si accompagna con un serie di "buone ragioni" a giustificare l'opposizione agli esperti certificati (complottismo, dietrologie, poteri forti...). Particolarmente insidioso il supposto "esercizio del dubbio" - sacrosanta caratteristica della razionalità evoluta - invocato però unidirezionalmente, cioè<i> contro</i> la tesi opposta, non per mettere in discussione criticamente magari anche la mia fede. Quella no, è difesa dalla "libertà di scelta", quella che ti consentirebbe di scegliere per i tuoi figli il destino di potenziale veicolo di epidemie o di curare le loro malattie con il rituale dell'acqua fresca.</span></span></div>
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="4rg1q" data-offset-key="a3scc-0-0">
<div class="_1mf _1mj" data-offset-key="a3scc-0-0">
<span data-offset-key="a3scc-0-0"><span data-text="true">Perché di questo, in fondo, si tratta: di fedi che si basano su valutazioni non razionali; cosa buona e giusta se si parla dell'imponderabile, dell'aldilà o anche delle squadre di calcio, ma non ammissibile in ambito di valutazioni espresse dalla comunità scientifica. Qui le tesi eventualmente vengono messe in discussione da chi ha una preparazione adeguata e prove sperimentalmente verificabili, non dall'uomo della strada. Il quale, senza troppo accorgersene, tanto più si dibatte e si agita, tanto più porta "argomenti", tanto più manifesta la propria ignoranza e superstizione. Il fatto che stia tentando di fare "massa critica", beh, un po' preoccupa. La storia ci insegna che viene </span></span><span data-offset-key="a3scc-0-0"><span data-text="true"><span data-offset-key="e7uek-0-0"><span data-text="true">utilizzato</span></span> politicamente da persone altrettanto ignoranti (infatti, "sono uno di voi"), dotate del talento di sfruttare l'irrazionalità altrui per costruire consenso. Anche a costo di distruggere le precarie conquiste del pensiero razionale. </span></span></div>
</div>
</div>
Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-75168228907628352522017-06-15T18:42:00.000+02:002017-06-15T19:31:05.800+02:00Verantwortung<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">In
un ballottaggio elettorale, inevitabilmente, la scelta viene
polarizzata in modo da deludere una parte consistente
dell'elettorato, a partire da chi aveva puntato con convinzione su un
altro candidato rispetto ai due contendenti rimasti. È comprensibile
quindi la tentazione, per molti, di evitare il voto successivo in
nome di una maggiore coerenza, della distanza politica più o meno
marcata dai candidati, ecc. Quando addirittura non si scade
nell'appiattimento di tutte le posizioni, in parte evidenziata anche
dell'astensionismo del primo turno: "sono tutti uguali"
(se, bontà loro, non sono anche "tutti ladri" <i>et
similia</i>). Questa peraltro è una posizione rivelatrice; dato che
chi possiede un minimo di capacità logiche si accorge che
un'equivalenza assoluta è impossibile, l'astenersi da ogni
valutazione diventa solo una scorciatoia per evitare di trovarsi
coinvolti in qualcosa di lontano dalle proprie aspirazioni.</span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Ma
è davvero saggio non tener conto delle <i>conseguenze</i> delle
proprie scelte? Se le alternative non sono equivalenti, perché
astenersi, col rischio concreto di favorire qualcosa che, se
attentamente considerato, può risultare peggiore, a volte molto
peggiore? <b>Naturalmente secondo una propria valutazione, del tutto
personale: ed è questo il punto.</b> In nome di quale principio
dovrei rinunciare a valutare e quindi a scegliere di conseguenza? Non
finisco per abdicare ad una delle caratteristiche che più
profondamente mi qualificano come persona dotata di raziocinio? </span>
</div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Per
quanto ci possa trasmettere una sensazione di superiorità morale, la
non-scelta rischia di celare un autoinganno. Certo, votando per una
parte come "male minore" dovrei subire il peso di una
scelta sgradita; certo, dovrei farmi carico di qualcosa che condivido
solo in parte, o molto poco. Ma, posto che nulla mi vieta di essere
critico anche mentre faccio una scelta di voto lontana dai miei
ideali, riaffermo almeno l'<i>intelligenza</i> (in senso etimologico,
la comprensione adeguata) della negatività maggiore dell'alternativa
che escludo. Cosa c'è di più rispettoso della mia capacità di
intendere? Perché dovrei sentirmi sminuito dal saper valutare
consapevolmente le conseguenze del voto in un senso o nell'altro?
Proprio perché ho la certezza di non essere infallibile, non è
forse più prudente assumere una prospettiva di responsabilità per
il futuro della mia comunità?</span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">La
lingua tedesca esprime col termine <i>Verantwortung</i> questa
situazione onerosa, di portare un peso che in senso figurato esprime
assieme consapevolezza e responsabilità. Pensare concretamente al
futuro, allora, valorizzare le istanze che anche solo parzialmente
sento più affini alle mie è perdere tempo, oppure investire in una
opzione che renderà meno insopportabile lo scenario politico dei
prossimi cinque anni? Non c'è speranza di vedere realizzato qualcosa
di buono, sia pure in modo incompleto? E soprattutto, di evitare
scelte pesantemente negative per l'idea di città che ho in mente? Le
istanze sociali contro l'individualismo, l'apertura alla mondialità
contro le chiusure particolaristiche: davvero tutto viene reso
equivalente con l'affermazione dell'uno o dell'altro dei contendenti?
In fondo sottrarsi alla responsabilità ora invocata (perché “non
c'è differenza”) non è forse un'affermazione, ancorché elaborata,
di <i>indifferenza</i>? Appunto, il <i>non voler vedere le
alternative</i>, che sempre permangono e mi interrogano, anche se
sono meno marcate, meno nette di quanto auspicherei.</span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Posso
anche non voler affrontare questa scelta, non portare questo peso: ma
il giudizio che esprimo, oltre che sui politici non sufficientemente
“belli e buoni”, non finisce per essere anche un giudizio sulla
mia forza e sulla mia capacità di interpretare gli eventi?</span></div>
Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-31124951811141687372017-04-20T14:51:00.003+02:002017-04-20T20:48:03.677+02:00Salvini a Como: contro il principio di realtà e contro la logica<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
</div>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
<b>È un esercizio
vano, analizzare le esternazioni di un politicante?</b> Probabilmente sì.
Abituati come sono a farsi applaudire da masse acritiche, certi
personaggi girano il Paese proponendo slogan senza grande fondamento
nella realtà effettuale, ma capaci di suscitare emozioni utili a
condizionare le menti deboli. Quando però vengono a casa tua a
farlo, la grossolanità della cosa ti colpisce più direttamente,
anche se sai che è pura propaganda slegata dai fatti. Il capo della
Lega plana su Como per la campagna elettorale del “suo” candidato
sindaco. Più “suo” che dell’intero centrodestra, a giudicare
dall’attivismo confusionario ma chiassoso con cui la Lega cerca di
accreditarsi come una soluzione per la città, pur arrivando da
cinque anni di opposizione totalmente inconcludente, in pratica poco
più che schiamazzi contro le presunte “invasioni” straniere.
</div>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
Salvini
ovviamente deve coprire le profonde debolezze progettuali della sua
fazione politica, e perciò parte all’attacco, con dei punti
davvero qualificanti (seguono citazioni testuali):</div>
<ol>
<li>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
La città
è tornata indietro invece di andare avanti […] la sicurezza è
peggiorata in maniera impressionante […] sembra un quarto mondo.</div>
</li>
<li>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
Non voglio
parlare degli altri (<i>sic</i>) ma certamente la scelta di un
candidato che appare estraneo al mondo del centrosinistra sembra
dire che questi partiti si vergognano di loro stessi.</div>
</li>
<li>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
Sanno di
non aver fatto niente e arrivano questi pseudo imprenditori che
saltellano da destra a sinistra e avendo i soldi pensano di
convincere i comaschi a dimenticare gli ultimi cinque anni.
</div>
</li>
<li>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
Nel 2012
siamo stati puniti giustamente, ma ne sono seguiti anni di niente</div>
</li>
<li>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
Abbiamo
una squadra rinnovata al 99%, idee chiare e un candidato che tutti
conoscono.
</div>
</li>
<li>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
II fatto
che non abbia un'esperienza politica può anche rivelarsi utile se,
come sta avvenendo, è circondato da alcune persone che invece
conoscono la realtà dell'amministrazione.</div>
</li>
</ol>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
<b>C’è una
sola frase vera tra le sei</b>. L’avete trovata? È l’ultima:
infatti l’inesperienza politica non è necessariamente un male,
anzi può consentire un rinnovamento e una prospettiva di rilancio
per una realtà cittadina che deve affrontare i suoi tanti problemi,
sempre che sia accompagnato da una squadra esperta. Incidentalmente
l’affermazione è valida anche per il <i>competitor</i> del
centrosinistra, che a giudizio di chi scrive ha una visione assai più
interessante e lungimirante rispetto alla parte avversa, la quale
mira di fatto a una cosa sola (sempre Salvini <i>dixit</i>):
“riprendersi” la città, un termine che è rivelatore dello
spirito di servizio alla base del progetto.</div>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
Peccato però che
il punto 6 entri in rotta di collisione logica con il 5: Salvini
rivela qui la propria (prevedibile) inadeguatezza matematica, dato
che un rinnovamento al 99% dovrebbe eliminare in pratica la totalità
della vecchia classe dirigente della destra comasca. Questa, al
contrario, ha pilotato l’operazione di designazione del candidato
dall’alto, con accordi politici di vertice; inoltre molti suoi
esponenti già ammiccano dai manifesti elettorali e finiranno per
riempire anche le liste, dato che il voto di quell’area conta poco
sul coinvolgimento della “base” e molto invece sul patronaggio
politico. È prevedibile che l'effettiva capacità di accreditamento
nei confronti delle categorie sociali determinerà gli esiti del
confronto tra i due veri contendenti nella competizione comasca,
comprimari a parte; anche se la destra ha il problema di dover
fornire qualche concreta garanzia di rinnovamento, nel segno della
competenza, ed è qui che incontra reali problemi ad andare oltre il
mugugno. Sarà sufficiente, per chi ha condotto l'opposizione nel
modo più inconcludente (con l'unico esito di costringere il
consiglio comunale a sedute-fiume anche per l'approvazione dei
provvedimenti più semplici), convincere l'area moderata di possedere
le capacità millantate (ma già allora esaurite) nell'era-Bruni e
tragicamente risoltesi nelle voragini e nella paralisi della macchina
comunale che Lucini ha poi faticosamente cercato di rimettere in
moto?
</div>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
Quanto agli altri
punti, si tratta né più né meno che di un consueto rosario di
falsità ed esagerazioni inanellate l'una sull’altra: alla
sconfitta elettorale sarebbero seguiti anni “di niente”
dell’amministrazione cittadina, cosa che i Comaschi sanno (e
vedono) non essere affatto vera. PGT, Trevitex, Villa Olmo, raccolta
differenziata, rete di sostegno sociale strenuamente difesa,
riqualificazione di aree importanti nel centro e in periferia,
promozione del turismo con numeri record, ecc. ecc. stanno a
dimostrarlo. Non c’è ovviamente peggior cieco di chi non vuol
vedere, e quindi riconosciamo inutile l’impresa di contrastare la
propaganda negativa con la quale del resto le destre europee cercano
sempre di influenzare l’opinione pubblica. Lasciamoli al loro
catastrofismo farlocco, senza ovviamente nasconderci le molte
questioni lasciate aperte dalla giunta uscente che andranno riportate
nell'agenda politica dei prossimi anni.</div>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="_GoBack"></a>
<b>Se le capacità logiche e il rispetto della realtà latitano</b>, la
finezza espressiva di questo piazzista del nulla invece merita un
minimo di considerazione. Risulta quasi divertente, e anche un po'
patetico, che un parlamentare europeo mai conosciuto per particolare
produttività, essendo invece totalmente impegnato a girare l’Italia
sputando sentenze contro gli avversari politici, dia dello “pseudo
imprenditore” a chi ha una non breve storia di successi
professionali, questa sì, in grado di certificare qualche capacità
che possa essere messa a servizio della città.
</div>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
Che “coi soldi”
si possa far dimenticare qualcosa ai Comaschi è un'altra palese
assurdità, anche perché come detto non c'è nulla da nascondere sul
recente passato amministrativo, che andrebbe solo conosciuto meglio.
Tante realizzazioni (alcune non adeguatamente comunicate), qualche
errore e varie opere in corso richiedono di essere valutate per
quello che sono, non per le calunnie interessate di una parte.
</div>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
Che i partiti del
centrosinistra, in particolare il Partito Democratico, debbano
vergognarsi di qualcosa è una vera e propria scemenza, da respingere
al mittente; che essi debbano riflettere su eventuali errori per
correggerli è senz'altro opportuno, ma tra questi non rientra certo
l'avere selezionato il proprio candidato con la partecipazione
popolare delle primarie, né la disponibilità al dialogo con tutte
le forze politiche europeiste, non xenofobe e antirazziste,
interessate a rilanciare la città nei prossimi dieci anni, e nemmeno
l'avere promosso la partecipazione di circa duecento cittadini nella
redazione del programma che è in corso in questi giorni.</div>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
<b>Queste sono
differenze autentiche,</b> da rivendicare e sulle quali invitare tutta la
cittadinanza a una riflessione e a una scelta ponderata: da un lato
c'è una politica intesa come partecipazione, aperta all'ascolto e
alla progettazione del futuro della città. Dall'altro, come Salvini
è venuto a insegnarci, soprattutto polemiche inconcludenti,
determinate dalla volontà di ricostruire meccanismi di potere logori
e antiquati, ispirati a visioni parziali e divisive e da un
“professionismo della paura” che sta producendo disastri
(autentici) per la convivenza civile in Europa. E Como è molto,
<b>molto più avanzata</b> di come una destra reazionaria (e, nonostante
qualche camuffamento, per nulla moderata) la vuole rappresentare.
</div>
<div style="line-height: 108%; margin-bottom: 0.28cm;">
<br />
<br /></div>
Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-83069128575481059582017-03-13T20:49:00.000+01:002017-03-13T20:49:24.814+01:00CoCoCo 2017-1: Legittima difesa e speculazioni politiche<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">In
questi giorni si parla molto, ed è comprensibile, della vicenda del
ristoratore di Casaletto Lodigiano, Mario Cattaneo, che in una
colluttazione ha sparato con un fuc</span><span style="font-size: medium;">i</span><span style="font-size: medium;">le,
regolarmente detenuto, a un ladro che tentava di introdursi nel
locale, chiuso a quell’ora, insieme ad altri tre complici. È
verosimile che il fatto sia avvenuto in modo accidentale e che il
responsabile dell'omicidio sia il primo ad essere sconvolto da
conseguenze non previste nel momento in cui si dotava di un'arma per
il sopralluogo. È comprensibile altresì la solidarietà degli amici
e dei conoscenti. </span>
</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Ma
chi deve accertare la verità? La magistratura o la politica?<br />
In
un paese civile la questione non sarebbe nemmeno da porsi. Qualunque
giudizio deve partire dall'accertamento rigoroso dei fatti. Se
risultassero circostanze penalmente rilevanti si celebrerà un
processo, altrimenti no. Questo per chiunque sia dotato di un minimo
di cultura giuridica. Evidentemente però vi è un lato della
politica, quello di gran lunga meno nobile, della speculazione sulle
paure e sulle disgrazie altrui, che non si tira indietro neanche in
questo caso.<br />
«Il ristoratore che ha reagito alla rapina è
indagato per omicidio volontario. Siamo in un mondo al contrario» ha
scritto sul suo profilo Facebook il presidente della Regione
Lombardia. Cosa vuol dire? Che non si devono fare indagini? Che tutte
le volte che sembrano presentarsi le caratteristiche potenziali di
una legittima difesa non bisogna fare alcun accertamento? O forse che
è lecito prendere le armi e sparare ogni volta che ci si sente
minacciati, legittimando così un clima da Far West? Il mondo al
contrario non è forse quello in cui i politici fingono di
dimenticare i più elementari fondamenti del nostro sistema
giuridico?<br />
Sappiamo tutti perché queste uscite, e altre ancora
più rozze, si susseguano ogni volta che avviene un episodio simile.
Non è solidarietà umana, è speculazione politica di bassa lega,
nel tentativo di far apparire sempre più insicuro e violento un
Paese che invece non lo è, statistiche alla mano. Facendo crescere
un clima di contrapposizione utile solo a mediocri professionisti
della politica che però non </span><span style="font-size: medium;">sono
</span><span style="font-size: medium;">solo innocui
ciarlatani. Seminano odio, sobillano i deboli </span><span style="font-size: medium;">e
i più sprovveduti, favorendo </span><span style="font-size: medium;">lo
sviluppo di un clima di terrore che accomuna impropriamente i piccoli
fatti quotidiani e i grandi scenari globali. <br />
Bisogna dirlo, che
questa subcultura ha un nome e una collocazione politica, alla faccia
di coloro che sproloquiano sull'inesistenza di destra e sinistra,
senza sapere quello che dicono. Questa che avanza non è forse tutta
la Destra, ma è Destra allo stato puro. È una Destra che </span><span style="font-size: medium;">peraltro
</span><span style="font-size: medium;">sembra oggi avanzare in
Occidente, sminuendo nei fatti i principi di tolleranza e di
accoglienza su cui avevamo iniziato a costruire la nostra casa comune
dopo il dramma del secondo conflitto mondiale. Una Destra che ha
molto poco di liberale e promuove invece l'intolleranza a tutto
campo, spesso nascondendosi dietro considerazioni ipocrite sulla
nostra sicurezza minacciata e che non sarebbe adeguatamente tutelata.
Una Destra che a livello mondiale mostra il suo volto inquietante e
regressivo, anche nella cronaca recentissima. I muri minacciati e le
dichiarazioni divisive, se non razziste, del </span><span style="font-size: medium;">nuovo</span><span style="font-size: medium;">
presidente degli Stati </span><span style="font-size: medium;">U</span><span style="font-size: medium;">niti
d'America. O l'inaccettabile soppressione della separazione dei
poteri e del sistema di controlli ed equilibri istituzionali voluto
dal presidente Erdogan con una svolta autoritaria che gli darà
ancora più poteri, </span><span style="font-size: medium;">una
volta confermata da un imminente plebiscito.</span><span style="font-size: medium;">
<br />
È chiaro, tuttavia, che ogni gesto che mina e
indebolisce la coesione dei progressisti, di chi si batte per la
difesa dei diritti dell'uomo, oggettivamente </span><span style="font-size: medium;">non
fa che </span><span style="font-size: medium;">rafforza</span><span style="font-size: medium;">re</span><span style="font-size: medium;">
questa destra e indeboli</span><span style="font-size: medium;">re</span><span style="font-size: medium;">
la tenuta dello stato democratico. Sono sc</span><span style="font-size: medium;">e</span><span style="font-size: medium;">nari
storici che si sono già profilati in passato, pur in contesti
radicalmente diversi </span><span style="font-size: medium;">e
che auspichiamo irripetibili</span><span style="font-size: medium;">,
ma che caricano di responsabilità le scelte politiche dell'oggi,
</span><span style="font-size: medium;">soprattutto di chi ha
veramente a cuore una democrazia inclusiva e tollerante</span><span style="font-size: medium;">.
</span>
</div>
Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-18679064877089050642017-01-26T15:24:00.000+01:002017-01-26T15:24:04.904+01:00Piano del traffico e pregiudizi infondati
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">A
volte, quando leggi un articolo, ti chiedi se le dichiarazioni che
vedi riportate siano state effettivamente espresse nei termini che
hai sott'occhio, tanto sono sfasate. Per me oggi è il caso di quanto
viene pubblicato a nome del presidente di Acus sul Piano del
traffico: «È un Piano dimezzato, non ha più senso portarlo avanti
[...] è un'altra cosa rispetto a quello messo a punto da Polinomia
[…] Se le linee guida del Piano erano la pedonalizzazione del
lungolago, il girone a doppio senso di marcia e le piste
ciclopedonali e se queste linee guida sono state accantonate, allora
viene a cadere l'intero Piano». Completa il presidente di
Confartigianato Imprese negando la correttezza «che
un'amministrazione in scadenza di mandato» possa prendere decisioni
così importanti.</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Ma
c'è qualcosa di fondato in questi assunti, o è solo la sagra del
partito preso?</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Purtroppo,
alla luce dei fatti, mi tocca propendere per la seconda ipotesi. E
c'è un aspetto particolarmente fastidioso in questo stile
argomentativo. Se la giunta decidesse senza ascoltare nessuno, la si
accuserebbe di uno stile dittatoriale. Se invece la giunta non solo
ascolta per mesi le osservazioni e proposte condotte sulla base del
più ampio e articolato studio che mai sia stato intrapreso sul
problema del traffico in città, ma integra, corregge e modula buona
parte delle ipotesi sulla base dei risultati di questo ascolto,
allora si sentenzia che il piano ne esce “dimezzato” e inutile.</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">E
no. Finiamola una buona volta con queste assurdità. Davvero non si
vuole capire che le linee guida non sono quelle che si dichiara per
scopi di comodo (estrapolando alcune delle possibili soluzioni
studiate e poi ridimensionate), ma “solo” la complessiva
razionalizzazione delle problematiche innumerevoli e complesse del
traffico cittadino? Cosa sfugge, nel considerare che sono state
vagliate tutte le ipotesi percorribili alla luce di competenze
tecniche qualificate, generando un lavoro che comporta passaggi per
gradi differenziati e successivi, con misure propedeutiche ad altre,
e con una progressiva verifica degli effetti? Quale altro metodo
seguire? Forse quello delle proposte “spot” di cui qualcuno può
essere legittimamente convinto, ma che sembrano ben meno consapevoli
degli effetti generati nei comparti circostanti?</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">È
</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">poi</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">
corretto dimenticare che il Pgtu è parte integrante del </span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">programma
di governo, per realizzare il quale l'attuale maggioranza e il
Sindaco Lucini sono stati eletti?</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Con
quale senso di responsabilità si giudica ancora rinviabile un piano
del traffico palesemente necessario, viste le trasformazioni che la
città ha subito negli ultimi quindici anni e la completa
inadempienza delle giunte precedenti nell'aggiornarlo, come sarebbe
stato imposto dalla legge?</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Quale
rispetto si manifesta – certo dall'alto di una rappresentanza di
organizzazioni che conteranno svariate migliaia di iscritti – per
</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">quei </span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">cittadini
e </span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">quelle </span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">associazioni
</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">che sono stati </span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">protagonisti
di un </span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">percorso di redazione
</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">condotto (</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">ed
è una </span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">novità profonda nella
storia politica della città) </span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">con
una modalità ampiamente e autenticamente partecipativa?</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">U</span><span style="font-family: Arial, sans-serif;">n'amministrazione
in scadenza di mandato consegna alla città l'elaborazione che ha
promesso di realizzare. È un fatto politico di rilievo, che può
spiacere agli avversari, ma che dimostra serietà e coerenza. Tanto
che, se anche per ragioni tecniche non si arrivasse al voto in
consiglio entro la fine del mandato, di certo questa opera potrebbe
essere immediatamente implementata da chi arriverà dopo.</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Arial, sans-serif;">Questa
capacità di guardare alla soluzione dei problemi al di là delle
polemiche spicciole mi conferma una volta di più come questa
amministrazione abbia avuto a cuore la qualità della vita e la
sicurezza dei cittadini prima di ogni tornaconto elettorale. E non
credo siano pochi i cittadini che lo hanno compreso.</span></div>
<div class="western" style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-70545349617755621942016-12-09T06:30:00.000+01:002016-12-09T08:50:26.552+01:00Quello che manca... è la fantascienzaLa gente, come ampiamente previsto, si riversa massicciamente nella
città di Como in un giorno di festa tradizionalmente dedicato a
passeggiate e acquisti prenatalizi.
<br />
La gente non è sprovveduta: non è la prima volta ma la centesima, e quindi
sa bene che si ritroverà ad intasare le vie d'accesso al centro, se utilizza
l'automobile. Che ci saranno ingorghi a prova di qualsivoglia vigile e semaforo, che i motori saranno a lungo accesi con ottimo contributo all'inquinamento cittadino, e
che si passeranno decine di minuti in coda per trovare un parcheggio.
<br />
La gente è sovrana, e non è tenuta a usare strategie di buon senso.
Può tranquillamente ignorare la possibilità di parcheggio fuori dalla
convalle, con mezzo pubblico incluso a prezzi stracciati. Persino se ad
invitare le persone a usufruirne sono, in modo lungimirante, le stesse
associazioni dei commercianti.
<br />
Forse non sa, però, la gente, che si trova sempre qualche politico
locale il quale, con toni rabbiosi e accusando di arroganza gli altri
(ovviamente!) rivela che i problemi sono in realtà creati
dall'amministrazione, la quale deve aver modificato l'orografia e la
conformazione urbanistica nottetempo: prima c'erano a Como i
<i>grands boulevards</i>, ora strette strade di ingresso. Inoltre
l'assessore evidentemente è incapace di moltiplicare le superfici non
costruite con opportune deformazioni
<i>ad hoc</i> dello spazio-tempo, ed è sadicamente votata a progettare
piani del traffico futuri, capaci però di determinare nefaste
conseguenze retroattive sul presente. Roba che neppure H.G. Wells
avrebbe osato immaginare: insomma, quello che manca, per i contestatori
dell'ultima ora, non è la scienza, è proprio la fantascienza.
<br />
Sarà forse contenta, la gente, che qualcuno soffi sul fuoco delle
polemiche elettorali. Di certo ne comprenderà tutta l'utilità.<br />
Peccato
che l'arma vincente non siano le sparate di chi presume di avere in
tasca tutte le verità (è il suo mestiere, se fa il propagandista
politico, ma la sua dubbia dialettica non incide sui flussi
viabilistici, ammesso che li comprenda): è il semplice buon senso di
lasciare altrove l'auto e di usare le alternative a disposizione. Cosa
che la gente sa già. O no?
Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-57472836851742660792016-11-02T20:41:00.000+01:002016-11-02T20:41:50.821+01:00Che paura! (di cambiare)Leggo e riporto: «Cara Italia, vuoi accentrare il potere su un premier
che avrà in mano il Quirinale, la Corte Costituzionale ed il
Parlamento?». Noooooooo, risponderei anch'io terrorizzato. Ma mi chiedo:
sarà davvero così, o si considerano la "cara Italia" ed il sottoscritto
come babbei suggestionabili? <br /> La seconda che hai detto, rispondono
50 e passa costituzionalisti per il no, che nonostante l'avversione
hanno già decisamente negato che questa riforma sia «l’an<span class="text_exposed_show">ticamera
di uno stravolgimento totale dei principi della nostra Costituzione e
di una sorta di nuovo autoritarismo». Com'è ovvio, ci sono persone
corrette in entrambi gli schieramenti. Ma una proliferazione così
massiccia di propagandisti sguaiati e in malafede mi era capitato di
rado di vederla.<br /> Devo confessare che in particolare questo, ed altri
simili appelli per il no, gentilmente conditi di "servi del potere",
"culto della personalità" (di Renzi!), presunta illeggibilità del testo
degli articoli (va bene che stiamo diventando analfabeti funzionali, ma
insomma...) e contumelie varie, fanno venire più di un dubbio sul vero
significato politico del voto. <br /> Poi, quando sento parlare Brunetta e Salvini, maestri di eloquenza e di abilità dialettica, i dubbi scompaiono del tutto.</span>Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-55857898201145834622016-10-24T22:00:00.000+02:002016-11-02T20:37:44.161+01:00CoCoCo 2016-3: Mozione su gestione dell'emergenza migrantiMi fa piacere che nel corso del dibattito sia emersa a più riprese la vera caratteristica della gestione complessiva della questione recente (sia o non sia “emergenza” nel senso classico del termine, è certo che ha presentato molti aspetti nuovi rispetto a situazioni passate, e che la portata in termini di difficoltà operative non è stata certo lieve): per come la si è condotta sino a qui, e per l'intenzione profonda della mozione che stiamo ora discutendo. <br />
Il termine chiave è: collaborazione. Nessuno spirito oppositivo, ma la volontà di cooperare per assicurare una sempre più efficace soluzione alla complessità e alla novità dei problemi; sono segnali che la realtà globale non consente più isolazionismi, chiusure e ripiegamenti tanto illusori quanto poco consoni alle nostre tradizioni di civiltà e di accoglienza.<br />
<br />
L'efficacia degli interventi passa anche attraverso una piena trasparenza: trasparenza che è una regola fondamentale dell'amministrazione pubblica, un principio che va applicato e reso il più possibile operante, magari grazie anche al coinvolgimento degli amministratori pubblici che rappresentano la cittadinanza. Opportuni, senz'altro, gli interventi di parlamentari nazionali ed europei, ma non meno motivata la possibilità di un accesso conoscitivo per i componenti di questo consiglio.<br />
La conseguenza? Una migliore comprensione dei problemi, che aiuti ad articolare le soluzioni nel presente, ma serva anche a costruire un patrimonio di esperienze, una memoria storica che non potrà non rivelarsi utile in casi futuri più o meno simili, e che in tal modo la città sarà ancora più pronta ad affrontare, promuovendo come si è detto le sinergie, lo spirito di collaborazione.<br />
A questo riguardo vorrei anche richiamare che la cittadinanza, attraverso noi consiglieri, non può che esprimere la sua riconoscenza ai tanti che, con diverse competenze, hanno operato per rendere gestibile la complessità: le istituzioni pubbliche deputate, ma anche Croce Rossa Italiana e Caritas, che certo non sono state le sole ma organizzativamente più in vista, e poi l'azione di un volontariato che nobilita la città di Como per qualità dell'intervento e per lo spessore umano messo in campo.<br />
La comprensione dei fenomeni che questa mozione chiede di allargare, da un lato, e questa generosa disponibilità di chi si è fatto coinvolgere ad ogni livello, dall'altro, rappresentano anche il miglior antidoto contro le voci fantasiose e le vere e proprie strumentalizzazioni di chi (senz'altro, lo credo) non è razzista, ma... specula politicamente lo stesso sulle preoccupazioni della gente, magari rinfocola le paure, entra nelle questione pesantemente armato dei propri pregiudizi e li vuole per forza vedere confermati. <br />
Ecco, la gestione tranquilla e ordinata che la città ha saputo esprimere - lo ripeto - tanto sul versante istituzionale che su quello associativo, costituisce un'esperienza da non perdere, ma semmai da rafforzare: ed è proprio con questo spirito che abbiamo sottoscritto la presente mozione, per la quale preannuncio sin d'ora il voto favorevole del Partito Democratico.<br />
<br />
Mi sia consentito infine di rimarcare il ruolo che il Governo ha responsabilmente assunto in queste circostanze recenti e la posizione nuova e ferma che viene rivolta all'Unione Europea, proprio come appello affinché questa ricordi i suoli valori fondamentali e li traduca in atti concreti, vincendo egoismi nazionalistici e giocando fino in fondo il ruolo che la storia contemporanea le assegna su queste fondamentali questioni di umanità. <br />
Lo faccio con le parole del sindaco di Prato e delegato Anci all'immigrazione, Matteo Biffoni, <br />
la decisione del Governo di riconoscere ai Comuni che hanno risposto all'emergenza migranti un contributo di riconoscenza dallo Stato italiano ovvero 500 euro, una tantum, per ogni persona accolta entro il 15 ottobre 2016.<br />
«È un riconoscimento vero e positivo per i Comuni che hanno fatto lo sforzo dell'accoglienza. È chiaro che sono ancora tante le questioni aperte, ma questo è un gesto importante, un segnale che indica un reale cambiamento di clima e la reale intenzione di onorare il patto siglato su un tema complesso, poco popolare ma doveroso come l'accoglienza dei migranti tra Comuni e Stato nel corso dell'assemblea dell'Anci appena conclusa».<br />
«I Comuni hanno un grande bisogno di risorse che vadano a rafforzare gli interventi a favore della cittadinanza. Mentre, con il Governo, Anci ha definito misure di sistema che faranno ordine nell'impianto dell'accoglienza nel suo complesso, questo intervento è un'importante segnale di comprensione dello sforzo di chi è in prima linea su questo tema, oltre che un elemento che, siamo certi, faciliterà la decisione da parte dei Comuni di entrare nella rete Sprar. Voglio ringraziare ancora una volta Piero Fassino, senza la cui energia e impegno anche personale gli importanti risultati raggiunti in questi giorni non sarebbero stati possibili.»Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-42883101019519395582016-10-23T18:47:00.001+02:002016-10-23T18:47:22.569+02:00Servi del regime e maestri di democraziaL'attuale dibattito referendario, evidentemente, consente a tutti di dare il meglio di sé.<br />
Preso
dallo sconforto, vorrei limitarmi a dire a tutti coloro che accusano
Tizio e Caio di essere "servi del regime" in Italia che sono solo dei
(miseri) antidemocratici. E che è possibile ravvedersi e smetterla. Se
reputano il contrario, è solo per difetto di consapevolezza.Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-54855724689815540642016-07-21T20:39:00.000+02:002016-07-21T20:54:30.927+02:00CoCoCo 2016-2: Azioni di contrasto al gioco d'azzardo patologico<div class="western" style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<div class="western" style="font-style: normal; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br />
</div>
<div class="western" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Il
Comune di Como ha realizzato nel corso dell'ultimo anno una
importante serie di iniziative per prevenire e contrastare le forme
di dipendenza dal gioco d’azzardo, con una campagna che ha preso il
via a settembre 2015, e ha visto un significativo esito ieri, con un
seminario conclusivo sulla tematica. <br />
“Quando il gioco si fa
duro”, questo il titolo del progetto, ha ottenuto un finanziamento
dalla Regione di 50mila euro (quando non si occupa di smembrare il
lago...) e ha visto appunto il Comune di Como quale capofila di
svariati partner istituzionali, a cominciare dalla Asl e diversi
altri comuni. L'azione è stata coordinata dall'Assessore Magni e dal
dottor Patrignani, dirigente del settore Servizi Scolastici,
Politiche Giovanili e Partecipazione, e si è attuata tramite il
coinvolgimento di una rete molto ampia e qualificata di soggetti
pubblici e privati che hanno messo a disposizione tempo e competenze.</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Molti
gli interventi di formazione per docenti, studenti ed operatori di
Polizia Locale e Polizia Stradale, di informazione/comunicazione per
tutta la popolazione e per target specifici (con
conferenze-spettacolo), di ascolto e orientamento, di stimolo nei
confronti degli esercenti a non installare o dismettere le
apparecchiature per il gioco d’azzardo. Cito solo alcune tappe. Si
è partiti il 26 ottobre con la conferenza-spettacolo “Fate il
nostro gioco”, intervento formativo dedicato alle scuole
secondarie; a maggio 2016 </span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">l</span></span></span><strong><span style="font-family: Georgia, serif;">’</span></strong><strong><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">Università
Popolare di Como ha ospitato un incontro rivolto alla popolazione</span></span></span></strong><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;"><span style="font-weight: normal;">,
nel quadro delle ini</span></span></span><span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">ziative
dedicate alla promozione sociale e nell’ambito del progetto; il
convegno “Il gioco d’azzardo patologico in Provincia di Como”,
svoltosi il 10 giugno scorso ha riunito i 5 progetti attivi sul
territorio provinciale, Si è anche prodotto un opuscolo che contiene
alcuni dati, spunti di riflessione e soprattutto riferimenti
operativi utili a fornire un primo aiuto a chi rimanesse vittima
della dipendenza da gioco d'azzardo. </span></span>
</div>
<div class="western" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Do
brevemente conto di quanto si è presentato nell'interessante
incontro di ieri, che ha spaziato dal quadro di riferimento storico e
giuridico a livello nazionale, alla presentazione della mappatura
realizzata sul territorio comasco la quale, unitamente alla
geolocalizzazione che si è completata, potrà consentire una più
efficace azione di controllo della regolarità di quanto avviene.</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Non
mi diffondo sui dati dell'ambito provinciale, ma limitandoci alla
città di Como, sono stati rilevati in città 128 esercizi, di cui 17
dedicati alle macchine da gioco, 74 bar, 2 tabaccherie, 28
bar-tabaccherie, 6 centri scommesse. Censite 557 slot machines e 103
videolotterie. In pratica, una macchina ogni 590 abitanti in città
(cifra molto più alta nel complesso del territorio in ragione della
minore densità abitativa: una ogni 124 abitanti!). Segnalo anche il
fatto che circa la metà degli esercizi sono situati in prossimità
di quelli che sono classificati come luoghi sensibili (le normative
di contenimento regionali pare possano diventare operative solo dal
2022, al termine delle attuali concessioni, ma già c'è chi briga
per ottenere una sospensiva), e anche il fatto che sono stati
rilevati anche alcuni profili di illegalità, con la presenza di più
di tre slot nella sala principale.</span></span></div>
<div class="western" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Molto
lavoro rimane da fare su tanti diversi livelli, ma va dato atto che
si è partiti in modo serio e determinato, con l'apporto di tante
valide professionalità. Il mio personale auspicio è che si
rafforzino le competenze di controllo e di filtro ad opera dei
comuni, il che richiederebbe un cambiamento legislativo tanto
coraggioso, quanto pienamente consapevole delle ricadute drammatiche
che il fenomeno assume sia sul piano sociale e delle relazioni, sia
su quello economico e legale.</span></span></div>
<div align="left" class="western" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Comunque,
durante il convegno del mese scorso è stato realizzato un workshop
tematico dedicato al “ruolo dei Comuni: quadro normativo,
esperienze di rete e buone prassi”, nel quale l’esperto Avv.
Mambrini ha presentato una bozza di ordinanza - tipo per la
limitazione degli orari di esercizio dell'attività di sala gioco e
degli orari di utilizzo degli apparecchi di intrattenimento e svago
con vincite in denaro, collocati in altre tipologie di esercizi. </span></span>
</div>
<div align="left" class="western" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-size: small;">Il
documento progettuale prevedeva di elaborare </span></span><span style="text-decoration: none;">“</span><span style="text-decoration: none;"><span style="font-size: small;"><i>con
modalità partecipative, che coinvolgeranno gli esercenti, le loro
rappresentanze e gli amministratori locali, [….] un’ordinanza –
tipo per la regolamentazione dell’orario di esercizio delle sale
giochi, compiendo un bilanciamento tra esigenze di liberalizzazione,
di tutela della salute, della quiete e del decoro dei luoghi” </i></span></span></span>
</div>
<div class="western" style="font-style: normal; font-variant: normal; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Le
buone prassi già adottate, e gli studi condotti anche in riferimento
alla giurisprudenza che si è andata via via consolidando in materia,
portano a ritenere ormai confermate le linee guida di un a simile
ordinanza, che interpreti in modo adeguato il combinato disposto di
norme nazionali e regionali. </span></span>
</div>
<div class="western" style="font-style: normal; font-variant: normal; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: small;">Auspico
quindi che, con il pieno coinvolgimento di tutte le parti
interessate, a cominciare dalle associazioni di categoria e dagli
operatori sociali, la bozza alla quale gli uffici stanno con alacrità
lavorando possa compiere i necessari passaggi e vedere l'approvazione
in tempi brevi. Per tutto l'impegno profuso va anche il
ringraziamento personale del sottoscritto e credo anche dell'intero
consiglio, che nell'ottobre 2012 diede mandato alla giunta di
lavorare in tale direzione con l'approvazione della mozione da me
allora sottoposta all'aula.</span></span></div>
<div class="western" style="font-style: normal; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br />
</div>
<div class="western" style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="western" style="font-style: normal; line-height: 100%; margin-bottom: 0cm; text-decoration: none;">
<br /></div>
</div>
Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-18550297579451810052016-02-22T23:44:00.000+01:002016-02-23T00:45:22.201+01:00CoCoCo 2016-1: Sul Documento unico di programmazione del Comune di Como<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Il documento oggetto
della nostra votazione è organico e ben redatto, com'è stato
ammesso nel corso di qualche intervento. È di per sé una smentita a
quanti dall'opposizione lamentano una</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
mancanza di visione.
Non manca la visione, forse è assente la “visionarietà”, la
volontà di stupire con effetti straordinari, che del resto le
condizioni concrete del nostro bilancio non consentirebbero; dunque
non è un libro dei sogni, ma la traduzione di una progettualità
seria e concreta.</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Inoltre, ha dato modo
di ascoltare il consiglio e le proposte di integrazione, accolte in
buon numero; e anche così si smentisce quella comoda e pigra litania
della mancanza di ascolto e di confronto, che non vuol dire
accettazione passiva delle proposte, ma neppure rifiuto
pregiudiziale. In particolare, va dato atto che in molti casi i
pareri della giunta non si sono limitati ad una secca indicazione di
congruenza o meno con l'impianto generale del documento, ma hanno
confermato un atteggiamento di attenzione sia nel recepire proposte,
sia nel fornire ulteriori indicazioni che rendessero più
comprensibili i vari passaggi.</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Il documento illustra
prospettive che possono essere criticate, ma che di certo sussistono
(non sono assenti) e sono in piena continuità con l'operato recente;
in effetti molte sono le realizzazioni in corso, e il documento è
anche l'attestazione del cammino fatto sin qui e della direzione che
si intraprende nell'immediato futuro. Tante, anche troppe in questo
dibattito sono state le critiche ingenerose, mosse da svegli e anche
da addormentati, ma la sostanza non cambia, poiché da anni sono a
senso unico: nulla va bene, nulla funziona, siete incapaci, andate a
casa… È una sistematica enfatizzazione delle difficoltà che si
incontrano, ma è comprensibile, nell'ottica dell'opposizione,
presentare gli eventuali intoppi dell'attività amministrativa come
degli insuccessi definitivi. Ma non è così, o comunque è un po'
presto per concluderlo. In una fase di passaggio vi sono infatti
traguardi divenuti più vicini, e altri purtroppo che si
allontanano. Il vostro giudizio non può essere considerato come
l'ultima parola, e non si è certo presentato come la sentenza di un
arbitro imparziale: si è infatti andati dal rilievo critico, che può
anche fungere da stimolo per migliorare l'azione di governo della
città, alla faziosità spinta e inconcludente, alla quale siamo del
resto abituati, e per la quale non può che esservi una sola
risposta: quella che, per un giudizio davvero equanime, la parola
passerà alla fine agli elettori.</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Saranno loro a decidere
della competenza della giunta e a valutare quanto sarà stato fatto e
quanto rimarrà da fare. Gli stessi elettori potranno decidere come
giudicare la costante attenzione per le voci della spesa sociale,
l'impegno per la riqualificazione di aree cittadine, la ztl con le
sue ricadute sulla vivibilità degli spazi urbani, l'efficacia della
raccolta differenziata dei rifiuti, e tanti altri aspetti, tante cose
fatte e ancora da fare. Va tenuto in considerazione che molte delle
cose che in quest'aula vengono dipinte come fallimenti, non risultano
essere tali agli occhi di molti altri comaschi; e che alcune
dichiarazioni sulla totale incapacità di questa giunta sono
semplicemente fuori dal mondo: bike sharing, Villa Olmo, Trevitex,
PGT, ZTL, raccolta differenziata sono alcuni dei risultati
significativi che potranno non piacere a qualcuno, ma sono
altrettanti passi avanti per la città; per non dire dell'impresa di
tenere in piedi un bilancio nonostante i tagli enormi ai
trasferimenti che abbiamo dovuto subire, mantenendo una spesa sociale
di livello non inferiore e qualificata, in un momento di particolare
difficoltà per molti cittadini.</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Perciò saranno i
cittadini e decideranno se concedere fiducia a chi non si è tirato
indietro di fronte a sfide terribilmente impegnative, o se preferire
chi mostra maggiore talento nelle chiacchiere vuote e ripetute,
nell'opposizione a prescindere, nell'invocare cavilli o magari nel
mimetizzarsi, per chi avesse condiviso la responsabilità del
dissesto che ci è stato lasciato in eredità.</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Per il tempo che resta
alla conclusione del mandato, il presente documento vale perciò come
segno di un impegno che non è mai venuto meno e di una direzione che
ci sentiamo di sottoscrivere convintamente. Il voto è perciò
favorevole.</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-54385569182006099032015-10-12T21:36:00.000+02:002015-10-12T21:39:57.935+02:00CoCoCo 2015-7: Una mozione dal territorio per non vanificare la Tangenziale di Como<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
L'argomento
che affrontiamo stasera è – o dovrebbe essere – uno di quelli
che raccolgono un consenso politico pressoché unanime. Prova ne è
che proprio in quest'aula, con deliberazione n. 6 del 27.1.2014 venne
approvata una mozione che impegnava il Sindaco<span style="font-size: small;"> “a<span style="font-family: Times New Roman, serif;">d
adoperarsi presso il Ministero delle Infrastrutture, anche attraverso
i Parlamentari comaschi, </span><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;">affinché
non venga previsto alcun pedaggio per l’attraversamento del primo
lotto della tangenziale di Como, almeno fino al completamento
dell’intera opera”</span></b><b><span style="font-family: Times New Roman, serif;"><span style="font-weight: normal;">.</span></span></b></span></div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: small;">La
mozione di oggi, dunque, non può che incontrare il sostegno di </span><b><span style="font-size: small;">tutti
coloro </span>che hanno realmente a cuore l'interesse del territorio</b>, ed
è ancora più significativa per noi in quest'aula, che ci
preoccupiamo delle sorti del suo capoluogo. Infatti, non si tratta di
agire spinti da un basso tornaconto, perché a nessuno piace pagare
un pedaggio, e quindi, con italica furbizia, si cerchi di scansare un
onere che invece andrebbe correttamente corrisposto. No, qui stiamo
parlando di mostrare una capacità autenticamente politica di gestire
le grandi questioni strategiche, senza nascondere la testa sotto la
sabbia delle convenzioni poco ponderate definite in passato, del
conformarsi ad accordi sostanzialmente illogici. Una politica, cioè:
</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
- che
sappia orientare correttamente i flussi di traffico e favorire la
scorrevolezza dei transiti;
</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
- che
liberi per quanto possibile il capoluogo da un sovraccarico di
passaggi inutili e dannosi, alleggerendo così anche le altre
direttrici;</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
- che
promuova, o almeno non ostacoli, la ripresa economica del territorio;</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
- e ciò
che è forse più importante, che influisca almeno un poco
sull'impatto ambientale dei veicoli in transito consentendo di
evitare rallentamenti e congestioni, e riducendo in parte le
emissioni inquinanti.</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Stiamo
parlando di <b>un'opera che è già stata realizzata</b>, e perciò
di una situazione di fatto che la politica deve dimostrare di saper
gestire al meglio; quello che altri interessi rappresentano, in
particolare la comprensibile esigenza di trarre la remunerazione
dagli investimenti effettuati, non può essere giudicato prevalente
rispetto alla valutazione corale che l'intera comunità locale
esprime, da un comune all'altro. E per giunta questa è un'opera
ampiamente incompleta rispetto ai progetti e alle promesse, che deve
dunque essere valutata per quello che essa è effettivamente ad oggi,
non per l'ipotetico prolungamento che non sappiamo se vedrà mai la
luce.</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Con
questa mozione, del resto, non si chiede neppure di venir meno alla
sostanza degli accordi economici previsti, ma – in modo semplice,
realistico e tutt'altro che cervellotico – di rimodulare il
processo di riscossione sulle tratte autostradali che si raccordano
alla tangenziale per assorbire in esse l'ammortamento e la conduzione
di una arteria che a conti fatti è poco più di un raccordo. Utile,
necessario anzi, ma proprio nella funzione di alleggerimento dei
volumi di traffico prima descritta, con la finalità primaria di
migliorare la qualità della vita degli abitanti dei nostri
territori. Ma non è certo un'arteria faraonica che possa presentarsi
allo stato come una “grande opera” che risolve da sola i problemi
della circolazione lombarda. Sacrifici di territorio attraversato e
di capitali pubblici abbondantemente messi a disposizione si
giustificano solo in un'ottica di utilità pubblica, e quindi di
servizio al territorio stesso, a disposizione della maggior parte dei
cittadini.</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Viceversa,
sono numerose, se non unanimi, le valutazioni che indicano come, con
i livelli di pedaggio annunciati, l'unico effetto che si potrà
raggiungere sarà la disincentivazione dell'utenza. Non so se sia
realistica la previsione di un meno 90% che ho visto pubblicata su
alcuni organi di stampa, ma è certo che l'esito non si discosterà
significativamente da quello che tutti temiamo. In luogo di una finta
“grande opera”, ci ritroveremmo con una autentica “cattedrale
nel deserto” secondo la peggiore tradizione che la prima repubblica
ha illustrato in tanti decenni passati, facendo pagare a noi
cittadini gli oneri di una cattiva programmazione e di una pessima
gestione, per non dire di peggio.</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Il tema è
di una semplicità evidente: <b>la priorità riguarda il come
possiamo indurre i veicoli ad utilizzare l'opera il più possibile?
In seconda battuta, altresì, come remunerare l'investimento del
capitale privato? </b>La mozione che stiamo discutendo ha il merito
di tracciare una soluzione anch'essa semplice e lineare, una volta
che le parti in causa non si sottraggano alle loro responsabilità e
sappiano dialogare per trovare un punto di equilibrio equo e
condiviso. Una soluzione che, oltretutto, risolve alla radice le
enormi complicazioni che sono poste dalla gestione della riscossione
del pedaggio nella tratta interessata, ove sono assenti i caselli e
che si affida interamente al progresso tecnologico. Nessun dubbio che
il procedimento free flow rappresenti un'interessante innovazione
ecc. Inoltre, sulla carta, tutto funziona sempre bene, in genere. Ma
è pur vero che le criticità legate ai costi e alla difficoltà, se
non all'impossibilità, di ottenere il pagamento da coloro che hanno
una concreta possibilità di evaderlo, visti anche gli importi di
entità risibile rispetto all'onere dei procedimenti, sembrano
profilare seri problemi anche in ordine alla redditività.</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Sembra
dunque sensato ed estremamente razionale chiedere una revisione
complessiva dei processi sin qui previsti, ricordando ancora che la
nostra priorità deve essere quella di invogliare i veicoli a
precorrere la tangenziale in luogo dei percorsi alternativi più o
meno urbanizzati. Lo chiediamo anche in nome dell'ingente quota di
capitale pubblico che ha reso possibile la realizzazione dell'opera.
<span style="font-style: normal;">Ad avere voce in capitolo non
possono essere i finanziatori dei due terzi, deve contare solamente
l'interesse del privato che ha contribuito per la parte rimanente?
Senza presentare uno studio credibile sui flussi e sul rapporto tra
costi (del pedaggio a questi livelli assurdi), effetti indotti e
benefici (per la circolazione), </span><span style="font-style: normal;">e
senza essere disposti a ridefinire radicalmente la tariffazione in
caso di una prevedibile drastica diminuzione degli ingressi, </span><span style="font-style: normal;">chi
prende</span><span style="font-style: normal;">sse</span><span style="font-style: normal;">
decisioni sciagurate come queste mostr</span><span style="font-style: normal;">erebbe</span><span style="font-style: normal;">
solo quanto gliene importi realmente del territorio, dell'ambiente e
dei cittadini. </span><span style="font-style: normal;">Tutto ciò n</span><span style="font-style: normal;">on
sembra molto giusto; e in ogni caso, ciò ripropone con forza il
ruolo e la capacità dell'iniziativa politica, al di là delle
appartenenze di partito.</span></div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Noi,
insieme agli altri consigli comunali, stiamo facendo, per quanto ci
compete, la nostra parte. <b>Ma è chiaro che la palla passa ora al
ministero, come interlocutore di Autostrade, e soprattutto a Regione
Lombardia, che si rapporta con Pedemontana, e non può far finta di
niente</b>. Comprendiamo che senta il peso della decisione che rivede
un accordo già stabilito (accordo, peraltro, che al territorio non è
mai stato illustrato con la necessaria chiarezza su questo punto). La
esortiamo però a intervenire tempestivamente, seguendo le
indicazioni offerte dalla presente mozione, comprendendo anzitutto
</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
- che non
si tratta di una regalìa populistica, ma di una dimostrazione di
ascolto e di sinergia col territorio;</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
- che in
un momento come l'attuale, la sua funzione le impone di tentare ogni
via per favorire il rilancio dell'economia locale, e non di
ostacolarla o soffocarla con un altro balzello;</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
- che
miglioramento della qualità della vita e contrasto del degrado
ambientale non sono obiettivi impossibili, ma si possono perseguire
con una ragionevole politica di incentivazione, non con ristrette
logiche da gabellieri.</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Insomma,
perdere questa occasione chiave per svolgere un ruolo di regia
sarebbe imperdonabile. <b>Noi stasera diamo alla Regione e agli altri
soggetti coinvolti l'impulso ad agire con buon senso e in vista di un
obiettivo che è facile condividere</b>, e che non sembra divisivo
delle differenti sensibilità politiche. Basta ora trovare la volontà
di sedersi ad un tavolo e far valere la propria credibilità
istituzionale, dimostrando di possederla, non di esserne
drammaticamente carenti.</div>
Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-48271236386216384682015-10-07T14:12:00.002+02:002015-10-07T14:17:52.559+02:00Un pedaggio assurdo per la mini-tangenziale: nocivo all'ambiente e all'interesse pubblico<br />
Gli aumenti del pedaggio di Pedemontana, in vigore dal primo novembre, ufficializzati dalla società. e di fatto avallati dalla maggioranza che guida Regione Lombardia, con in testa la Lega, sembrano usciti da una favola scritta male. Come si possono accettare i pedaggi più alti d’Italia
sulle tangenziali di Como e Varese e sul tratto autostradale Cassano
Magnago – Lomazzo? Come dichiarano i consiglieri
regionali del Pd Alfieri e Gaffuri "questi rincari disincentiveranno l’utilizzo
dell’opera di cui, peraltro, non si sa ancora se verrà terminata.
Rischia di essere una beffa per i lombardi”.<br />
Una follia totale, che rende addirittura ridicoli i decisori regionali,
bravi solo a rimangiarsi la parola. Ma poi, questi fini analisti del
traffico pensano davvero che si genererà un flusso tale da giustificare
le spese di costruzione (in massima parte sostenute col denaro nostro) e
assicurare introiti non irrisori? O non faranno altro, com'è intuibile a
tutti, che lasciare una situazione più o meno uguale ad oggi, con la
massima parte delle auto che entra in città e vanifi<span class="text_exposed_show">ca
tutta l'iniziativa? Senza presentare uno studio credibile sui flussi e
sul rapporto tra costi (del pedaggio a questi livelli assurdi), effetti
indotti e benefici (per la circolazione), chi prende decisioni
sciagurate come queste mostra solo quanto gliene importi realmente del
territorio, dell'ambiente e dei cittadini. Li sfido ad argomentare con
numeri verificabili alla prova dei fatti (cioè dopo pochi mesi di
utilizzo) la reale compatibilità dell'opera con gli interessi della
cittadinanza e soprattutto con il buon senso. Altrimenti è chiaro che
seguono altre logiche, altri interessi. </span><br />
<span class="text_exposed_show">Anche a Como, come nella maggior
parte del comuni coinvolti, verrà discussa e approvata una mozione che
richiede un radicale ripensamento e la gratuità del passaggio con una
razionale suddivisione dei costi sui percorsi autostradali adiacenti. È
una proposta intelligente e realistica, per questo forse, sentendosi con
le spalle al muro, ne hanno paura e fanno finta di niente. Ma se tutto
un territorio si esprimerà in questi termini, come potrà la Regione
contraddirne le indicazioni? Con quale faccia ci racconteranno che
pensano all'interesse comune? Ci ripensino in fretta, finché sono in
tempo. O perderanno ogni residua traccia di credibilità politica.</span>Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-85544782396602988412015-09-08T21:29:00.002+02:002015-09-08T21:30:56.566+02:00Parliamo del nulla...<div style="margin-bottom: 0cm;">
Pare che anche in consiglio comunale a
Como sarà posta in discussione una mozione per contrastare la
diffusione nelle scuole della fantomatica teoria del gender, promossa
da un centrodestra evidentemente a corto di proposte
politico-amministrative, e che prova a galleggiare agitando le paure,
volta a volta delle “invasioni straniere” o della “deriva
sociale e morale” che attacca le famiglie “naturali”.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Gli studi sul genere – i cosiddetti
“gender studies” – hanno inteso chiarire come nel tempo, nella
storia e nella cultura siano state costruite le identità femminili e
maschili. Se, da un lato, sottolineano l'evoluzione storica dei
principi che reggono l’ordine sessuale, dall'altro sono ben lontani
dal negare la rilevanza delle differenze corporee. Si può leggere in
proposito la lucida intervista a Judith Butler
http://www.lavoroculturale.org/sulla-teoria-del-gender-judith-butler/.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Mi pare che da noi sia in atto invece
una stolida operazione sottoculturale con conclamata
strumentalizzazione politica, che ha creato dal nulla una "teoria
gender", facendola peraltro esistere ed esprimendone le
pseudoargomentazioni <i>solo... nei testi che attaccano la teoria
gender</i>. Si tratta, in sintesi, di distorcere e stravolgere a bella
posta le indicazioni pedagogiche che mirano a combattere nella scuola
la discriminazioni e gli stereotipi mortificanti, agitando lo spettro
di un "inquinamento" delle menti dei nostri poveri bimbi.
In pratica... la solita bufala. Come dimostrano i social network e il
livello medio della politica e della comunicazione in Italia,
purtroppo, per le bufale c'è però un ampio mercato e, chissà, un
tornaconto elettorale.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Tornando al nostro consiglio comunale:
forse non c'è nulla di drammatico nel soffermarsi sui parti della
fantasia, così che si potrà affrontare una ulteriore discussione
sul nulla provocando pochi danni, se non in termini di tempo perso,
denaro pubblico sprecato e pazienza del sottoscritto messa alla
prova.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Ma se dovessimo continuare su questa
linea converrà che ci attrezziamo: comincerei ad esempio attivando
iniziative per promuovere il gemellaggio di Como con qualche
splendida località della Terra di Mezzo. Avete preferenze?
</div>
Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-29424461413051200052015-07-24T04:30:00.000+02:002015-07-24T09:14:34.106+02:00CoCoCo 2015-6 - Non è un bilancio di fine mandato: dichiarazione sul bilancio 2015<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: #fff2cc;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Anche il
bilancio di quest'anno, per il quale preannuncio la nostra
approvazione in sede di voto, risulta pesantemente condizionato dalle
ristrettezze congiunturali, con vari milioni in meno a disposizione
rispetto al documento del 2014. Il paziente lavoro della giunta,
sostenuto dall'azione degli uffici, ha permesso di ottimizzare il
rapporto tra le entrate e le uscite, nelle quali – ed è un punto
importante, spesso dimenticato nel dibattito – sono comunque
presenti investimenti in opere per circa 12 milioni (in reti, strade,
edilizia pubblica e verde). Il tema, dunque, è anche e soprattutto
quello di recuperare le risorse necessarie a far quadrare i conti.
Che si vada nella direzione giusta, è testimoniato dal fatto che una
quota significativa di queste deriva dalla riduzione delle spese per
il personale, in calo di quasi un milione (da 27milioni e mezzo si
scende a 26 milioni e 600mila euro).
</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: #fff2cc;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>Segno
della cura, dell'attenzione e dell'impegno con cui la Giunta e gli
uffici hanno lavorato </b>è che si è intervenuti su tutti i settori
con tagli, certo, magari piccoli, ma mirati, assolutamente non con la
brutalità semplicistica dei tagli lineari, fino a comprendere anche
le manutenzioni e l'acquisto di beni di consumo (100mila euro in
meno). Inoltre va considerata con favore l'azione graduale di
estinzione dei debiti comunali: in questa linea, da tempo, non è
stato fatto nessun nuovo mutuo e si va riducendo il peso degli
interessi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: #fff2cc;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>Segno
di un ragionamento ponderato </b>– sofferto ma assolutamente
necessario, in questi tempi difficili per molti cittadini – è
stata l'assenza di riduzione della spese sociale (anzi) e quindi
dell'erogazione dei servizi. Come ha dichiarato il Sindaco Lucini, si
è lavorato puntigliosamente sui numeri e sui margini di sicurezza di
un bilancio forzatamente problematico. «<span style="background-attachment: scroll; background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto auto;">Significa
che, se dovessero esserci emergenze o imprevisti nei prossimi mesi
dell'anno, saranno guai. Dobbiamo accontentarci di un livello
decente, con più fondi potremmo fare molto di più in termini di
manutenzioni e non solo. Per esempio, nel momento in cui si deve
stilare un nuovo bando non si inseriscono novità migliorative ma si
mantiene l'esistente. I servizi comunque sono salvi, abbiamo fatto in
modo di tenerli tutti. Nessun taglio sui rifiuti o sui trasporti, per
i servizi sociali c'è un milione e mezzo in più rispetto alla cifra
impegnata l'anno scorso». </span></span></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: #fff2cc;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Questo
fatto, almeno, è stato riconosciuto da più parti, e basterebbe a
replicare alle accuse di incapacità gestionale che con una certa
faciloneria sono state mosse dai vari critici che contiamo in
consiglio. Ribadiamolo: l'unico settore che in questo bilancio si
sottrae alle forbici e vede crescere in misura significativa le
risorse a disposizione rispetto al 2014<b> è quello sociale</b> (da
22,2 milioni a 23,5).</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: #fff2cc;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Non
basta, certo, a stare tranquilli: siamo al limite estremo della
sostenibilità, giunti al quale, se dovessero rendersi necessari
ulteriori tagli, il Comune non potrà che diminuire i servizi per i
cittadini. Questo spiega l'opportunità dell'intervento del Sindaco
nei confronti del Governo: è paradossale che lo Stato ci dia mandato
di assicurare una pluralità di servizi indispensabili, e poi ci
sottragga, attraverso il perverso meccanismo del "fondo di
solidarietà" ben 11,3 milioni, addirittura 4 in più rispetto
al 2014.
</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: #fff2cc;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;"><b>Questo
non è un bilancio di fine mandato</b>, espressione ad effetto che è
stata usata in alcuni casi dall'opposizione, ma è del tutto fuori
contesto, e non significa un bel niente.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: #fff2cc;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Questo è
– invece – il bilancio di chi si è lanciato con coraggio in
mezzo alla corrente, e sta vivendo in prima persona tutte le
difficoltà quotidiane, tutte le piccole e grandi sfide, giorno dopo
giorno. È un'azione che <b>ha già prodotto atti efficaci e
soluzioni,</b> con il limite di non potere necessariamente fornire
tutte le risposte in tempi celeri. È vero, peraltro, che abbiamo
oltrepassato la metà di questa regata – il giro di boa – e si
avvicina il momento dello sforzo conclusivo, con un'accelerazione che
dovrà farsi costante, ma anche ben dosata e regolata, per
raggiungere la maggiore efficienza possibile in vista del traguardo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: #fff2cc;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Io questo
sforzo cospicuo lo vedo fare dai nostri amministratori. <span style="background-attachment: scroll; background-clip: border-box; background-image: none; background-origin: padding-box; background-position: 0% 0%; background-repeat: repeat; background-size: auto auto;">Esso
meriterebbe, l'ho già detto in altra occasione, una riconoscenza da
parte di noi cittadini, certo più nel senso etimologico del
“ri-conoscimento”, della consapevolezza,</span> che non come
“consenso elettorale”, cosa di cui ci si deve preoccupare solo
fino a un certo punto, quando si lavora con la limpida coscienza di
fare tutto il possibile per il bene della città.
</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: #fff2cc;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">E non
dubito neppure che ciascuno dei consiglieri voglia operare in aula
con il preciso intento di lasciare la città migliore di come l'ha
trovata. Per quanto riguarda la maggioranza, che ha ricevuto il
mandato di determinare le scelte per il presente mandato in Consiglio
e nella Giunta, vedo il desiderio di fare sempre più e sempre
meglio. Di evitare gli errori ai quali inevitabilmente si è soggetti
durante il proprio operato. Errori, finora, comunque che scompaiono
di fronte alle ombre gigantesche di quelli passati, il cui peso, i
cui costi, sono ancora tuttora un ingombro pesante.
</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: #fff2cc;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">Il fatto
che ci siano visioni e scelte divergenti è del tutto normale, nella
dialettica tra maggioranza, che si assume l'onere del governo, ed
opposizione, che tende a rimarcare gli elementi critici, veri o
presunti, transitori o magari destinati a permanere, chissà. L'unico
giudizio che appare completamente propagandistico ed infondato – e
che tenta ovviamente di ritagliarsi una qualche credibilità con
l'appoggiarsi sulle mille difficoltà quotidiane dell'azione
amministrativa – è la mancanza di una visione progettuale. Esempio
principe quello della Ztl: di volta in volta, si è partiti troppo
presto, si è in ritardo di programmazione, si mettono troppi soldi,
si realizzano per gradi i vari tasselli “ma non è cosa da farsi
ora”, ecc. Ora, la visione può risultare errata dal punto di vista
di chi non condivide il nostro programma elettorale. Ma non la si può
dichiarare inesistente. La promozione della vocazione turistica di
Como è invece pienamente in atto con una pluralità variegata di
interventi, di cui proprio la Ztl rappresenta uno dei più
impegnativi; la quantità delle offerte culturali ne è un'altra
parte integrante. Si diceva che Como fosse una “città morta”:
bene, da qualche anno non è più così. Si imputa
all'amministrazione di fare disastri: ma l'afflusso turistico è in
costante aumento. La candidatura di Como a capitale della cultura
italiana è stata presentata con caratteri di piena credibilità. Ed
è troppo facile dire “bella forza”, facendo leva sull'orgoglio
comasco. Conta anche, e molto, il modo con cui si sanno valorizzare
le situazioni esistenti e le risorse a disposizione. Sono tutti
esempi di come la rappresentazione in negativo che viene data
dell'operato della giunta Lucini sia chiaramente mal calibrata. Del
resto, a che giova? Senza portare slancio, rinunciando a una visione
positiva, limitandosi a fare l'elenco delle pagliuzze che vediamo
(metaforicamente) negli occhi degli assessori, diverremo forse più
capaci di affrontare gli ostacoli? Come ho detto, non parlo delle
proposte costruttive che, senza stravolgere il bilancio, sono state
recepite dalla maggioranza. Parlo della serie di giudizi di parte e
delle profezie negative che si sono succedute nel dibattito, che non
vogliono riconoscere come molti dei problemi non siano affatto
ignorati, ma siano in realtà già in una fase di definizione. Quando
ci si mette mano, però, le scelte non si condividono. È legittimo,
ma è veramente utile alla città contrapporre a questo sforzo
organico di gestire al meglio le risorse sempre più ridotte, una
lettura tragica basata sulla (presunta) verità delle sventure che
attendono il nostro futuro prossimo?
</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: #fff2cc;"><span style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif;">La
risposta è che siamo ormai in campagna elettorale, e si vede, e si è
sentito in molte delle dichiarazioni che mi hanno preceduto. Più che
ribattere ad ogni singola accusa, allora, l'esortazione che rivolgo
agli assessori e al Sindaco che li coordina è di continuare a
lavorare senza scoraggiarsi, perché saranno questo lavoro e i
risultati che non mancano e non mancheranno ad essere valutati dai
cittadini, non le tante considerazioni di parte che abbiamo
ascoltato.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-17686634814853549032015-05-28T18:16:00.000+02:002015-05-28T18:17:10.703+02:00Ancora su intolleranza e comprensione dell'altro<i>Una breve replica a chi in questi giorni ha inteso manifestare, su Facebook e in altre sedi, il proprio legittimo dissenso dal mio punto di vista, dicendosi preoccupato di posizioni che giudica più o meno "razziste" e discriminatorie, che non dovebbero perciò avere diritto di cittadinanza. </i><br />
Posso apprezzare la vostra passione e ritengo che non abbiate intenzione di giustificare chi – in assoluta minoranza – sabato ha
cercato lo scontro. Credo però sia un punto su cui riflettere. Da dove
nasce questo accanimento contro coloro le cui posizioni non
comprendiamo? Siamo sicuri che tenere accesi i toni sia il modo migliore
per valorizzare le nostre buone ragioni? Ovviamente non trovi nel mio
discorso una condanna di alcuna manifestazione di segno contrario,
favorevole cioè all’affermazione del disegno di legge in questione.<br />
Il punto controverso sta evidentemente nel tentativo neanche troppo
velato di demonizzare chi dissente e di farne, di fatto, un bersaglio,
equiparando tout court la sua posizione a ben note ed esecrabili
ostentazioni di razzismo o altre attività aberranti sul piano dei
principi costituzionali. Ma i giudici di questa attribuzione, guarda
caso, siamo sempre noi.<br />
A me sembra quanto meno opinabile e non molto democratico. Se si fosse
tanto sicuri che la presenza nelle piazze delle “Sentinelle” rapresenti
un incitamento all’odio (cioè l’unica fattispecie di reato attinente che
il nostro ordinamento prevede) si porti il caso davanti a una corte di
giustizia. Purtroppo, da gandhiano (carente) e obiettore di coscienza, a
me sembra piuttosto di veder trasparire una tentazione sempre presente
in noi, me compreso, e che mi sforzo di combattere, quella di ergerci a
giudici degli altri, di delegittimare la posizione avversaria
individuando un nemico in chi, semplicemente, non riesce a considerare
le cose nella nostra prospettiva.<br />
Il dibattito sulle leggi vede fisiologicamente posizioni favorevoli e
contrarie: mi sembra l’essenza stessa della democrazia. Se sono certo
delle mie buone ragioni, vado incontro alla sfida armato unicamente di
esse. Preferisco non cercare scorciatoie che possano ledere l’essenza
della libertà di espressione. Mi sembra addirittura controproducente,
per un movimento che mira ad estendere l’esercizio dei diritti per le
persone che si sono trovate in passato anche pesantemente discriminate,
imbracciare armi (quelle della repressione, della censura, se non
addirittura dello scontro fisico) che sono state utilizzate proprio per
esercitare una odiosa discriminazione.<br />
Se penso alla lotta per l’indipendenza dell’India, soprattutto
all’insegnamento della sua luminosa guida, non ho dubbi rispetto alla
maggiore efficacia delle battaglie condotte all’insegna della
comprensione dell’altro, e comunque nella tolleranza verso ciò che,
eventualmente, considero un errore. Meglio, verso colui che secondo me è
in errore. Ma anche per chi non condividesse, ripeto che abbiamo la
Costituzione repubblicana e le leggi a cui eventualmente appellarsi se
ritenete il confronto delle idee uno sforzo inutile. Io semplicemente
non riesco a considerarlo tale.Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-1891608041103762575.post-18770773793582033252015-05-25T20:44:00.000+02:002015-05-25T20:50:08.647+02:00CoCoCo 2015-5: Intolleranza e libertà di espressione<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Occorre guardare con
qualche preoccupazione ad episodi come quelli verificatisi in città
sabato scorso, a margine di una delle varie manifestazioni delle
cosiddette "Sentinelle in piedi" che, a modo loro, esprimono dissenso
contro un disegno di legge, in discussione al Parlamento, riguardante
le unioni civili fra persone dello stesso sesso.
</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
A scanso di equivoci,
dichiaro subito che non condivido questa posizione, di cui apprezzo
solo la modalità assolutamente non violenta che ne caratterizza
l'espressione, non i contenuti. Ma si tratta innegabilmente
dell'esercizio di un diritto costituzionalmente garantito, che non
possiamo presumere di voler negare o vietare perché esprime
posizioni che non ci aggradano. Può darsi che le intenzioni della
trentina di ragazzi che ha provato a raggiungere piazza Grimoldi
passando a fianco delle bancarelle del mercatino dei portici Plinio e
che è stato allontanto dalle forze dell'ordine, proseguendo poi con
cori e striscioni, non fossero particolarmente bellicose. Tuttavia
vedo un forte rischio per l'ordiamento democratico, se si comincia a
discriminare la libertà di espressione degli altri in base alle
proprie convinzioni personali. Un conto è la provocazione di chi si
richiama, più o meno velatamente, a ideologie totalitarie e
razziste, che non può essere accettata proprio perché mira a
sovvertire i valori costituzionali; ben altra cosa è presumere di
potersi rapportare aggressivamente o in maniera censoria contro chi
manifesta pacificamente idee diverse dalle nostre.</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Va certamente ribadito
e condiviso l'assunto che i diritti civili vadano sempre meglio
compresi ed applicati per tutti, conformemente all'art. 3 della
Costituzione, per il quale appunto “Tutti i cittadini hanno pari
dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione
di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali”. Nel caso in questione, si
tratta ovviamente di mantenere fermo anche l'altro principio
inossidabile dell'art. 21, che “Tutti hanno diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni
altro mezzo di diffusione.”</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
È francamente
insensato che si richiedano prese di posizione liberticide a questo
consiglio, come è avvenuto in un intervento della scorsa settimana
nel quale, con grande facilità ed altrettanta superficialità, si
voleva estendere la ferma posizione antifascista che il Consiglio
stesso ha ribadito con una recente mozione a nuovi divieti contro chi
esprime posizioni discutibili, come ve ne sono in ogni dibattito su
testi di legge, semplicemente perché esprimono una visione del mondo
da noi non condivisa.</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
È risaputa, e viene
talora citata anche nei nostri lavori consiliari, la frase attribuita
a Voltaire: “Non sono d’accordo con quello che dici, ma darei la
vita perché tu lo possa dire”. Il grande illuminista in realtà
non l'ha mai scritta né pronunciata; si tratta di un equivoco
generato dall'eccesso di libertà interpretativa di una scrittrice
inglese in un volume del 1906.
</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Infatt Evelyn Beatrice Hall
compendiò il pensiero dell'autore del <i>Trattato sulla tolleranza</i> in
questa frase: «I disapprove of what you say, but I will defend to
the death your right to say it.» (<i>The Friends of Voltaire</i>,
1906, riprendendola anche nel successivo <i>Voltaire In His Letters</i>
(1919). Per chiudere la storia di questa falsa citazione, Charles
Wirz, Conservatore de "l'Institut et Musée Voltaire" di
Ginevra, ricordava nel 1994, che Miss Evelyn Beatrice Hall, mise, a
torto, tra virgolette questa citazione in due opere da lei dedicate
all’autore di « Candido», e riconobbe espressamente che la
citazione in questione non era autografa di Voltaire in una sua lettera
del 9 maggio 1939.</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
Ad ogni modo,
prendiamola pure come un indicatore opportuno del nostro attuale
senso di civiltà, di inclusività democratica e, appunto, di
tolleranza, esattamente come espressa da molti nella recente e
drammatica vicenda che ha portato ad affermare la propria solidarietà
nei confronti delle vittime del massacro al giornale satirico Charlie
Hebdo. Non facciamo quindi due pesi e due misure, secondo l'occasione
del momento. Ovviamente possiamo sempre manifestare il nostro
“dissenso al dissenso”, ribadire con la forza delle
argomentazioni il sostegno ad un disegno di legge che intende
estendere i diritti dei cittadini, indipendentemente dal loro
orientamento sessuale. Ma non chiedeteci, per favore, di reprimere i
dissidenti. Non create ad arte presunti nemici della democrazia in
cittadini della Repubblica che attuano un loro diritto inalienabile.
Il rischio, come si è visto, è di indicare bersagli per una nuova
intolleranza. Vi prego caldamente, fermatevi qui. Non costringete la
nostra coscienza democratica a dove dire, un giorno, “sono una
sentinella in piedi” per solidarizzare con chi rischia di essere
vittima di aggressioni che con l'autentico confronto politico hanno
poco a che vedere.</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div class="western" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Andrea Luppihttp://www.blogger.com/profile/09283308293366956849noreply@blogger.com