Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)
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lunedì 9 giugno 2014

CoCoCo 2014-9: Raccolta differenziata nelle scuole

Intendo formulare una breve richiesta in ordine alla raccolta differenziata dei rifiuti nelle scuole del territorio comunale. È ovvio che, corrispondendo la settimana di inizio della nuova raccolta a quella di chiusura dell'anno scolastico, non sia stato predisposto nulla di specifico nei giorni scorsi. Si sono certamente evitate confusioni e favorite altre priorità.
Suggerisco però ad Aprica, per il tramite dell'assessorato, se già non avesse provveduto, di contattare sollecitamente i dirigenti scolastici, al fine di appurare il fabbisogno effettivo che si può ipotizzare per gli strumenti destinati alla raccolta delle diverse tipologie. L'ideale sarebbe infatti arrivare a dotare non solo l'istituto, ma anche le singole classi dei contenitori preposti, ovviamente con dimensioni proporzionate, soprattutto per quanto riguarda la raccolta della carta e delle lattine che rapresentano la gran parte dei materiali prodotti.
Inoltre, come l'azienda già fa da tempo in altre province nelle quali esercita la propria artività, sarebbe auspicabile che, a partire dall'inizio del prossimo anno scolastico, essa possa avviare degli itinerari didattici rivolti alle scuole dei vari gradi per sensibilizzare i giovani e le loro famiglie ad una raccolta sempre più consapevole ed efficace.

lunedì 3 marzo 2014

CoCoCo 2014-4: Raccolta differenziata e spazi condominiali

A seguito anche delle richieste dell’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (Anaci), relative al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, che prevede un netto incremento della differenziazione della spazzatura, mi permetto qualche breve puntualizzazione, oltre a quelle che indubbiamente saranno presentate nel corso dei prossimi incontri dedicati al tema.
Personalmente segnalo la necessità di garantire il prelievo nella effettiva prossimità dei condomìni, e non semplicemente nelle vicinanze stradali, almeno in tutti quei casi che rendono questa modalità più efficace. Mi spiego.
Un conto è il caso delle strutture chiuse, il cui accesso è limitato da cancelli, portinerie e simili, ove gli ingressi sono fortemente limitati e controllati: queste evidentemente predisporranno, se gli spazi lo consentono, punti di deposito e raccolta al confine delle recinzioni. Un altro caso invece è costituito dai numerosi edifici che hanno un transito liberamente accessibile dalla sede stradale. Qui i mezzi devono essere tenuti ad entrare, per raggiungere i punti di raccolta opportunamente posizionati. L'eventuale pretesa di un trasporto sulla sede stradale non può essere giustificata, stante la numerosità dei bidoni che i condomini dovranno comunque provvedere a sistemare nei loro piazzali, ricercando soluzioni compatibili con gli altri ingombri esistenti, e che perciò impone che gli operatori arrivino in prossimità di tali punti.
La richiesta è tanto più giustificata se si considera che i mezzi di raccolta, spesso e volentieri, entrano già nei suddetti piazzali per svolgere le loro manovre, soprattutto in caso di inversione di marcia.
Chiedo all'assessorato un puntuale impegno perché Aprica si presti a favorire in tutti i casi questa soluzione per la raccolta porta a porta, senza gravare così gli utenti di ulteriori costi, quale sarebbe ad esempio un preservizio con una tempistica pressoché quotidiana, e perciò dai costi insostenibili.
Mi associo quindi all'auspicio dell'Anaci che «si faccia il possibile per ridurre i disagi ed evitare costi aggiuntivi ingiustificati agli inquilini».

lunedì 21 novembre 2011

CoCoCo42 - Mancato appalto dei rifiuti e mancato governo della città

Dal 19 al 27 novembre 2011, in tutta Europa si tiene la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, giunta quest’anno alla terza edizione. Solo in Italia, 900 tra enti della Pubblica Amministrazione, Associazioni, Imprese e Scuole hanno aderito, con l'intento di testimoniare che, nonostante tutto, c’è un Paese che funziona, per proporre uno stile di vita più attento ai consumi e all’ambiente, che non si ferma ai buoni propositi, ma chiede ai sottoscrittori azioni creative per migliorare la situazione, in particolare evitando gli sprechi e promuovendo il riciclaggio.
Non mi risulta che il Comune di Como abbia aderito, ed è un peccato. Ma è molto più grave che non si veda neppure traccia di quanto già deliberato, con le migliori intenzioni, tre anni fa. Allora, poco prima che scadesse l’appalto per la “raccolta rifiuti e pulizia strade” fu approvata all'unanimità una delibera d’indirizzo che istituiva la raccolta differenziata “spinta” in tutta la città e una migliore pulizia delle strade. E da allora che cosa è successo? Siamo ancora in una fase di proroga del vecchio contratto. Il Comune ha bandito due gare che sono entrambe fallite per la bassa qualità delle offerte rispetto alle richieste del capitolato.
Anche questa vicenda conferma una terribile coerenza: quella del disastro che avete imposto alla città. Per totale inefficienza. O siete vittime di una maledizione, campioni del mondo della sfortuna, visto che non va in porto nulla di quanto avete pomposamente annunciato. E ora persino le imprese vi evitano come la peste: nessuno vuole più assicurare le nostre strade, nessuno fa la raccolta differenziata secondo criteri moderni ed efficienti. Ovviamente non siamo così ingenui da pensare che questa situazione di inazione non porti un qualche tornaconto proprio a nessuno, anche se evidentemente è di danno alla città.
Purtroppo questa serie di inspiegabili coincidenze negative suscitano nella mente tante ipotesi; come minimo è sintomo di un'incapacità di proporzioni inaudite, per non pensare il peggio e cioè che le operazioni vanno in porto solo di fronte a presenze amiche o gradite, solo quando la cordata è costituita, quando i referenti trovano l'accordo sulle lottizzazioni ...
È sintomo dell'atteggiamento per cui le cose devono essere fatte come e quando lo dite voi, infischiandovene delle leggi elementari della logica. Lo ha ben detto il presidente di CSU Montini, quando ha annunciato che l'autosilo della Valmulini andrebbe abbattuto per risparmiare. Ha dimenticato forse di aggiungere che il vero abbattimento utile alla città sarebbe quello di questa giunta in agonia. La stessa giunta che ha deciso di spostare fuori città un ospedale adatto, e ne ha costruito un altro chiaramente sottodimensionato, perché così doveva essere, come le segrete stanze avevano deciso: ed è questo pressapochismo progettuale che in conseguenza ha fatto dell'autosilo la classica cattedrale nel deserto.
L'incapacità a governare, è vero, è anche il risultato della vostra divisione e sfilacciamento, macroscopici anche nella vicenda della Ca' d'Industria. È semplicemente assurdo questo continuo rinvio delle nomine: per colpa di Regione Lombardia, ci si dice. Ma chi diamine la governa questa Regione? Non siete forse dello stesso partito e della stessa corrente? Forse non vi parlate, vi tenete il broncio o vi fate dispetti? Perché non ci vengono dette apertamente le ragioni vere di questo inspiegabile ritardo? Gli interessi di chi sta servendo questa classe politica? Ce lo dica Formigoni, ce lo dica il sindaco, e la finiscano di prenderci in giro.
O magari se ne vada a casa questa giunta, subito, senza trincerarsi dietro un improbabile male che un commissariamento di poche settimane prima delle elezioni porterebbe a Como: peggio di così è impossibile fare. Un poco di dignità conclusiva: è chiedere troppo? Dimissioni, subito.