Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

lunedì 3 marzo 2014

CoCoCo 2014-4: Raccolta differenziata e spazi condominiali

A seguito anche delle richieste dell’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (Anaci), relative al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, che prevede un netto incremento della differenziazione della spazzatura, mi permetto qualche breve puntualizzazione, oltre a quelle che indubbiamente saranno presentate nel corso dei prossimi incontri dedicati al tema.
Personalmente segnalo la necessità di garantire il prelievo nella effettiva prossimità dei condomìni, e non semplicemente nelle vicinanze stradali, almeno in tutti quei casi che rendono questa modalità più efficace. Mi spiego.
Un conto è il caso delle strutture chiuse, il cui accesso è limitato da cancelli, portinerie e simili, ove gli ingressi sono fortemente limitati e controllati: queste evidentemente predisporranno, se gli spazi lo consentono, punti di deposito e raccolta al confine delle recinzioni. Un altro caso invece è costituito dai numerosi edifici che hanno un transito liberamente accessibile dalla sede stradale. Qui i mezzi devono essere tenuti ad entrare, per raggiungere i punti di raccolta opportunamente posizionati. L'eventuale pretesa di un trasporto sulla sede stradale non può essere giustificata, stante la numerosità dei bidoni che i condomini dovranno comunque provvedere a sistemare nei loro piazzali, ricercando soluzioni compatibili con gli altri ingombri esistenti, e che perciò impone che gli operatori arrivino in prossimità di tali punti.
La richiesta è tanto più giustificata se si considera che i mezzi di raccolta, spesso e volentieri, entrano già nei suddetti piazzali per svolgere le loro manovre, soprattutto in caso di inversione di marcia.
Chiedo all'assessorato un puntuale impegno perché Aprica si presti a favorire in tutti i casi questa soluzione per la raccolta porta a porta, senza gravare così gli utenti di ulteriori costi, quale sarebbe ad esempio un preservizio con una tempistica pressoché quotidiana, e perciò dai costi insostenibili.
Mi associo quindi all'auspicio dell'Anaci che «si faccia il possibile per ridurre i disagi ed evitare costi aggiuntivi ingiustificati agli inquilini».