Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

mercoledì 11 maggio 2011

CoCoCo25 - Affissioni abusive (questa volta) a Prestino

Transitando a Prestino sulla via per San Fermo, è ormai possibile vedere installati i tabelloni per la pubblicità elettorale. Ma per quali elezioni? Mi sono chiesto di primo acchito. Poi mi sono rimproverato, considerando che i Referendum di Giugno sono stati ampiamente illustrati, pubblicizzati, spiegati alla popolazione da un governo provvidente, educatore, sollecito che l'esercizio dei diritti e doveri democratici avvenga nella massima informazione.
Comunque non è della campagna referendaria che intendo parlare, bensì del fatto che quei tabelloni cui accennavo, appena posti, erano comprensibilmente intonsi, tranne che per una primizia: l'ennesima affissione selvaggia e contro la legge, di cui ho raccolto le prove fotografiche sul mio cellulare.
Si tratta di quattro manifesti a sfondo giallo con la scritta “Vota Lega Nord - Bossi” posti a sandwich tra altri due riportanti una scritta “stop immigrati”. Tutti comprendiamo facilmente l'assoluta incongruità di queste comunicazioni, pur chiare, immediate, dirette ed inneggianti a buoni sentimenti. E soprattutto la loro totale illegalità. Dichiarassero pur anche “ama il prossimo tuo come te stesso”, nondimeno sarebbero manifesti apposti illegittimamente.
Per questo rivolgo un appello al Sindaco e all'assessorato competente, perché provvedano immediatamente a decretarne la rimozione e a comminare le relative sanzioni. Consapevole peraltro che i partiti, oltre a praticare disinvoltamente l'illegalità in proposito, si sono poi sempre inventati opportuni condoni ad hoc, per sgravare le proprie casse dalle conseguenze di atti incivili ed antidemocratici, e caricare nel contempo quelle degli enti pubblici preposti a ristabilire la legalità.
Non è la prima volta che succede a Como, anzi si è sviluppato negli anni un andazzo preoccupante, quasi che occupare la maggiore superficie possibile degli spazi altrui sia una meritoria prova di forza, l'indice di un più ampio controllo del territorio, ricordando quasi le pratiche di quegli animali selvatici che “marcano” l'ambito che considerano proprio con vari segnali che non è qui opportuno descrivere.
Dato però che stiamo parlando di esseri dotati di ragione, e quindi educabili, rivolgo altresì un appello ai politici della Lega presenti (come avrei fatto se si fosse trattato di qualsiasi altro partito), che so essere persone corrette, affinché si adoperino per istruire i militanti più focosi al rispetto della legge e della correttezza democratica a proposito di spazi pubblici, evitando il ripetersi di simili comportamenti.
Altrimenti sarà difficile pretendere che i cittadini, in tutti gli altri spazi pubblici di cui usufruiscono, non si comportino talvolta in maniera del tutto incivile e giustamente meritevole della deplorazione degli amministratori che si sforzano di mantenerli in ordine.