Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

lunedì 30 maggio 2011

CoCoCo29 - Comportamenti in aula e vandalismo sulla targa dedicata a Falcone

“Senza un giornale non si tiene unita una comunità”: sono parole di un grande scrittore, avvocato e giornalista, e insieme del più grande politico che il XX secolo abbia conosciuto, il Mahatma Gandhi. Ci ricordano insieme l'importanza e la delicatezza di una professione indispensabile allo sviluppo della collettività, naturalmente in proporzione alla coerenza deontologica che vi si esercita: non è un caso, che la censura sull'informazione sia ritenuta incompatibile con gli ordinamenti democratici in tutti i paesi avanzati.
Tanti, ormai troppi episodi di intolleranza si sono verificati di recente nell'aula del Consiglio Comunale, sia tra i consiglieri, sia nei confronti della stampa. Non si può più rinviare una seria riflessione sui comportamenti che ciascuno assume, ricordando che il rispetto delle persone e delle istituzioni non può mai venire meno per effetto del dissenso sulle posizioni di merito e sui giudizi politici. Questa non è una componente accessoria dell'impegno che ci siamo assunti con il nostro mandato rappresentativo, ma un obbligo morale fondamentale. Offendere la dignità delle persone – quali che siano i motivi – comporta inevitabilmente un'offesa dell'istituzione, ed altresì una diminuzione della nostra stessa dignità, che va stigmatizzata ora, di fronte a una serie di fatti incresciosi, e che va evitata in futuro con il massimo impegno.
Fermiamoci, finché siamo in tempo. Tratteniamo le intemperanze e le manifestazioni plateali di insofferenza, consapevoli che questo dovrebbe essere il luogo in cui dare il meglio, e non il peggio di noi stessi. Cerchiamo magari minore visibilità, per concentrarci sull'essenziale: il molto lavoro da fare per evitare il declino della città. Non dico, purtroppo, per rilanciarla, poiché è evidente che non potrà essere questa amministrazione a farlo.
E a proposito del ferimento della dignità umana, il grave episodio avvenuto con lo sfregio della targa dedicata a Giovanni Falcone posta nei giardini a lago, lo scorso 23 maggio, ritengo meriti una presa di posizione ufficiale anche da parte del Consiglio Comunale, dopo quella di tante altre autorità che sono tempestivamente intervenute. Chiedo che possiamo esprimere il profondo dolore per l'accaduto, e insieme la totale condanna dell'episodio ignobile, con questo mio intervento o anche in altre forme, se Lei presidente lo ritenesse opportuno, in modo tale da ricordare, assieme a quello di Giovanni Falcone, anche il sacrificio di tanti magistrati che hanno dato la vita per difendere lo stato dall'aggressione della criminalità.