Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

lunedì 2 maggio 2011

CoCoCo22 - Celebriamo l'amministrazione

Dobbiamo dare atto che l'approvazione dell'emendamento Bottone nella scorsa serata si è tradotto in un successo politico per il modus operandi seguito in tutti questi anni dall'assessore Gaddi. Mano libera e carta bianca in tema di mostre, dunque, senza organismi di supporto e di controllo. Dobbiamo sportivamente prenderne atto, se possibile dando il giusto risalto all'evento. Mi chiedo perciò: quale migliore occasione per intervenire sull'aiuola della rotonda di Lazzago, ove attualmente campeggia il capolavoro che attualmente qualifica la nostra città agli occhi dei visitatori come “capitale della birra”, e che pochi giorni or sono ha sollevato tante discussioni sull'opportunità di mantenerlo? Esprimo perciò con l'occasione una vicinanza congiunta agli assessori Gaddi e Peverelli. Al primo mi accomuna il giudizio negativo dal punto di vista estetico e simbolico sull'enorme alambicco, che prima verrà rimosso, meglio sarà; al secondo la proposta, riportata da un quotidiano «di mettere sulla rotonda di Lazzago un busto in bronzo dell'assessore Gaddi, in scala uno a cento». Spero tuttavia che la proporzione sia stata riferita male. Una riproduzione uno a cento del nostro assessore, per quanto gli ammiratori lo possano giudicare, appunto, statuario, risulterebbe praticamente invisibile in tale collocazione. Se invece si intendeva “cento a uno”, la proposta ha una sua logica, garbatamente allusiva alla virtù della modestia coltivata dal personaggio effigiato; inoltre, una volta realizzata, potrà rivaleggiare con il Colosso di Rodi per il titolo di ottava, o nona, o decima “meraviglia del mondo” e richiamerà senz'altro a Como un flusso turistico pari a quello delle mostre, quantomeno raddoppiando l'indotto che sentiamo ancora in questi giorni dichiarare mirabolante e provvidenziale, vera panacea ai mali che affliggono l'economia lariana. Perciò, buon lavoro!
Seconda notazione, più breve, a proposito dell'illuminazione di via per San Fermo, risalendo da piazzale Ceresio. È da molti mesi in condizioni di semi abbandono, con lampioni che vanno via via spegnendosi: ne sono rimasti attivi solo tre nel tratto iniziale e altri tre dopo circa duecento metri, all'altezza delle abitazioni. Forse è un segno della lotta silenziosamente condotta dalla Giunta contro l'inquinamento luminoso, come tanti dei casi puntualmente riportati dal consigliere Molteni? Siccome sembra che l'andazzo recente di questa amministrazione sia invece quello di lasciare andare le cose per il loro corso, sollecito almeno un intervento urgente ed immediato per... spegnerli tutti. Almeno otterrete un risparmio di energia, oltre ad un'uniformità apprezzabile e giustificata dal fatto che le autovetture sono tutte dotate di fari abbaglianti: facciamoglieli usare. Sarà un ulteriore, efficace esempio di come in questa città si “mantengano i servizi senza aumentare le tasse”.