Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

giovedì 3 luglio 2008

Ipocrisia

Un mostriciattolo capace di assumere molti volti. Sicuramente a suo agio in politica, dove lo si incontra anche troppo spesso. Questi giorni ce ne mostrano la forma più sguaiata, nel più classico gioco delle parti.
Se il presidente del consiglio raccomanda attricette, non svolge certo un'azione meritoria, agli occhi della zia suora come a quelli degli italiani.
Dalla vicenda, priva di rilevanza penale, emerge però uno squallore ben noto, quasi un'ovvietà nel paese delle raccomandazioni – e perciò, lo ricordiamo, della mortificazione del merito, dello scadimento generale della qualità, della corruzione diffusa.

Ma il problema, nella grande maggioranza degli interventi, sembra essere tutt'altro: che si osi rendere pubblico e denunciare il fatto. Magari nei toni rozzi di un Di Pietro (peraltro azzimato gentleman se confrontato alla media delle sparate borghezian-bossiane, ma lasciamo stare). Apriti cielo! Si scatena una canea di difensori oltre misura, che non soltanto rimproverano la volgarità degli epiteti, ma si dedicano alacremente alla creazione di una cortina fumogena ad hoc. Soprattutto si sentono in dovere di sparare sul PD, che non si dissocia abbastanza dal piccolo alleato e quindi ne sarebbe succube, precipitando verso un dissennato estremismo che turba il dialogo.

Spudorati. Il dialogo non è possibile perché non lo vogliono e non lo cercano. Altro che confronto: conoscono un solo atteggiamento, la sottomissione, e neppure si accorgono di quanto siano ridicoli nel pretenderlo da un'opposizione che vorrebbero completamente supina.

Senza vergogna. Tanto da indurre a pensare che la disponibilità ad entrare nelle grazie del padrone superi abbondantemente quella delle signorine raccomandate.

Parlare d'altro. Questa la priorità delle priorità. Per non occuparsi dello squallore di questo ceto politico al potere, dell'inefficienza e dei fallimenti passati e prossimi venturi: (prepariamoci, ad esempio, a veder ancora attingere abbondantemente al portafoglio dei cittadini per mantenere il carrozzone-Alitalia). Con la maschera di una politica tutta fatta di annunci, conflitti di interessi e poco altro.

Fino a quando?