Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

martedì 8 luglio 2008

Campane di vetro

Esami di stato 2008. Assistiamo ad un'altra geniale trovata (forse partorita dalla stessa mente di funzionario che ha formulato le prove di Italiano): i voti finali non sono più resi pubblici. Tutti i candidati possono leggere unicamente se l'esito è stato “positivo” o meno. Per conoscere il dettaglio più importante, il punteggio, si devono recare alla segreteria della scuola e presentare regolare domanda. Inutili code e perdite di tempo, ore-lavoro e carta sprecati, un alone di riservatezza che confina con l'omertà: e tutto questo in nome di cosa? Di un paradossale senso della privacy? Della tutela di una psiche fragilissima che non sopporterebbe il confronto con i voti dei compagni di classe? A parte che, in tal modo, sui tabelloni si dà ancora maggiore risalto all'esito negativo rispetto alla pubblicazione del punteggio, stiamo rapidamente abituandoci ad un deficit di trasparenza nelle comunicazioni degli esiti che rischia di innescare effetti controproducenti.
Come se il confronto avesse una funzione depressiva, anziché di stimolo. Come se il merito fosse di per sé un elemento da mantenere riservato, per non nuocere all'autostima altrui. Come se i cittadini, a cominciare dall'età scolare, andassero assuefatti all'idea di non dover rendere conto pubblicamente di quanto avviene nei contesti pubblici.
O, magari, per convalidare l'impressione che un arbitrio nascosto, o una classicissima raccomandazione, siano ben più efficaci, nel sistema italiano, rispetto alle capacità effettive. In effetti, nel mondo anglosassone, così attento al tema del rispetto della sfera privata, simili parossismi sono del tutto sconosciuti. Si dà per scontato che la sfera pubblica sia trasparente in ogni suo aspetto. Per non dire del ruolo investigativo della stampa, che con tutti i suoi limiti è a distanze siderali da quella italiana, e non si limita certo allo stillicidio delle intercettazioni telefoniche, cioè a guardare dal buco della serratura.
Da noi accade l'inverso. A quando, dunque, il mistero anche sull'esito dei concorsi pubblici, così da riempire ben bene di fumo la campana di vetro?