Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

giovedì 26 gennaio 2012

CoCoCo48 - Vergognoso attacco al Presidente della Repubblica

Intervengo brevemente per esprimere il mio sconcerto di fronte alle dichiarazioni che un amministratore locale, il sindaco di un paese del bresciano, si è permesso di rivolgere al Capo dello Stato, attaccandolo con una tale mancanza di decoro umano e soprattutto istituzionale, da venirne completamente squalificato.
Già responsabile di atti discutibili, ha inteso reagire ad una legittima scelta del Presidente, che evidentemente intendeva sottolineare l'importanza del riconoscimento della dignità della persona umana in tutte le condizioni, affermando che “Gli adrensi si devono vergognare di avere un presidente della Repubblica che ha dato questa onorificenza”, e ancora, “Le onorificenze, quando sono assegnate a cani e porci, fanno divenire ingiustamente porci o cani anche chi le ha meritate”.
A parte la sintassi non proprio lineare, è vistosa la volontà di offendere, non certo di ragionare sui contenuti, ed eventualmente presentare un punto di vista alternativo, come la democrazia consente.
Non si tratta qui della libertà di valutare, ed eventualmente criticare, gli atti di una personalità politica, sia pure di quella interpretata con supremo senso della responsabilità del proprio ruolo dal Presidente Napolitano; qui si tratta semplicemente dell'espressione scomposta di toni e di forme inaccettabili per la loro violenza e volgarità, che squalificano peraltro solo chi li utilizza.
Riflette però un costume che troppi politici ormai praticano, una degenerazione costante che imbarbarisce la discussione politica e la degrada ad alterco di personaggi biasimevoli, dei quali è meglio smettere di parlare. È ora di finirla!
Sono perciò certo, nel condannare con la massima fermezza questo episodio increscioso, che offende assieme alla massima autorità politica anche tutti noi, nella nostra qualità di amministratori e di cittadini della Repubblica Italiana, sensibili ai principi di solidarietà richiamati dal dettato costituzionale, di interpretare il sentimento anche di tutti gli altri consiglieri. Esprimo insieme piena solidarietà al Capo dello Stato per questa aggressione che, sebbene la forma in cui è stata espressa non giunga all'offesa fisica, non risulta meno grave, soprattutto considerando da dove proviene.