Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

lunedì 13 febbraio 2012

CoCoCo49 - Nuovi consigli di amministrazione e "occupazione" dei posti

Vengo a sapere della recente pubblicazione del bando per la nomina dei nuovi rappresentanti del comune nei consigli di amministrazione di Acsm-Agam, Spt Holding e di altri consigli direttivi. Viene spontaneo chiedersi se vi sembri davvero una scelta opportuna, intelligente (in senso proprio: di “leggere” e comprendere la situazione concreta di questo periodo) quella della designazione dei membri dei consigli delle partecipate proprio quando il vostro mandato è agli sgoccioli. Oltretutto, proprio nel momento in cui si discute se il Comune sia legittimato a mantenere quote nelle società medesime, se sia opportuno e strategico rispetto ai suoi scopi statutari? O meglio, prima ancora di avere deliberato in proposito?
Forse mi sbaglio, ma non mi risulta sia in essere una stringente tempistica basata su obblighi di legge tassativi. Obblighi che comunque, in molti casi, vengono disinvoltamente prorogati con deboli motivazioni. E qui si investe oltretutto una questione spinosa, molto dibattuta nel Paese, quella del ruolo della politica in questo genere di operazioni.
L'unica motivazione che regge nel disporre nomine su basi di collegamento politico è che il Comune viene direttamente rappresentato nei vari enti sul piano decisionale, di indirizzo. Pertanto potreste sostenere che questi consiglieri, in quanto di nomina politica, devono godere di un rapporto fiduciario con la guida dell'amministrazione.
E allora perché li si dovrebbe designare proprio ora, che siete ormai “terminati”, più o meno metaforicamente; proprio da voi, che avete illustri precedenti di decisioni improvvide, prese proprio alla viglia di un appuntamento elettorale senza volersi confrontare con nessuno?
Certo è commovente vedere quanta fiducia deponete nella continuità della vostra guida; ma è un giudizio che non depone molto favorevolmente nella capacità dei comaschi di trarre le conseguenze da quanto vedono, o che postula una loro completa perdita del senso della realtà. Chissà se vi basterà una nuova sfilza di promesse elettorali a far dimenticare lo scempio che la città ha dovuto subire in questi anni?
È anche una questione di valutazioni, direte. Vediamo le cose in modo differente.
Non è soggettiva, però, l'impressione di occupazione spietata dei centri di potere che dareste, una volta di più, con questa azione poco equilibrata. Una prova di forza, tale da condizionare operativamente la giunta futura, qualora i designati si trovassero a dover rispondere ad un'amministrazione di segno politico diverso dall'attuale.
Vi invito pertanto a sospendere questa procedura politicamente azzardata, mantenendo in essere le candidature legittimamente presentate e prorogando però i tempi della decisione al futuro mandato. La vostra credibilità non ne risentirebbe, anzi. Cogliete l'occasione che vi si presenta.