Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

domenica 1 gennaio 2012

I Soloni della Padania

Che bella fine d'anno in Padania! Prima Calderoli minaccia il capo del governo, "dia le dimissioni, perché sennò la verranno a prendere a casa". Quindi Bossi insulta il capo dello stato coi toni razzisti che gli sono propri e che non ha mai rinnegato: "Terùn".
Bravi, bene: come al solito molti validi argomenti, rispetto assoluto degli altri, credibilità alla stelle. Provateci pure, a far dimenticare che negli ultimi dieci anni avete fatto solo chiacchiere e slogan (spesso volgari, sempre fasulli), non avete governato, in realtà, ma semplicemente occupato una caterva di poltrone, fino all'apoteosi della promozione regionale del vostro "Trota", e offrendo in cambio al paese la soluzione decisiva dei "ministeri a Monza".
Quanta miseria, morale e politica. Fino a quando gli sciocchi tollereranno, ameranno, seguiranno gli imbroglioni che li sfruttano? Alla dabbenaggine non c'è davvero mai fine?

[a domanda, preciso]:

Io (NB: uomo del nord, come un'altra maggioranza di nordici che non vota lega) mi limito a constatare due fatti abbastanza evidenti: 1-le promesse non mantenute dopo un decennio di governo; 2-un linguaggio politico quantomeno ripugnante, a tratti accostabile alle peggiori esperienze storiche del passato.
Non sono certo indifferente ai problemi del mio territorio, né agli abusi di una classe politica che per tanti anni, e spesso ancora oggi utilizza i problemi generali e quelli del Sud per costruirsi comode posizioni. Ma mi sembra evidente che tanti di quelli che inalberano i problemi del Nord si sono di fatto comportati in maniera speculare, e che, tranne qualche sporadica eccezione, si è promossa una quantità di personaggi inadeguati (e mi sento generoso). In compenso si è diffusa una mitologia antistorica e risibile, indegna di menti adulte, e uno spirito grettamente antisolidaristico, che è un reale veleno per le coscienze. Ma soprattutto la convinzione che le spiegazioni grossolane, le soluzioni semplicistiche siano adeguate ad affrontare la complessità dei problemi attuali, è il lascito più sconcertante che questa politica ha prodotto.
Ho troppo rispetto per il buonsenso e la concretezza delle persone che abitano i nostri paesi e le nostre città, per pensare che - dopo aver coltivato comprensibilmente la speranza che questa fosse la strada da percorrere in vista di un reale cambiamento - non sia iniziato un processo di ripensamento critico. Vedere in questi anni la creazione di una dinastia familiare in stile nordcoreano per la successione al Capo (il quale, molto democraticamente, "ha sempre ragione"), la totale sudditanza agli interessi processuali e affaristici di Berlusconi (che dieci anni prima Bossi definiva "mafioso") e la piena corresponsabilità nell'inazione politica del decennio peggio governato della storia repubblicana, secondo me sta facendo ricredere molti di coloro che, come qualcuno giustamente afferma, hanno seguito silenziosamente la bandiera verde, e che si sono visti proporre in cambio... "i ministeri a Monza".
Gli altri, quelli che amano gli elmi cornuti, le ampolle con l'acqua del dio Po, la chiusura dell'economia e i protezionismi (in un orizzonte globalizzato!), quando non gli insulti razzisti o peggio, possono continuare a illudersi finché campano, chi glielo impedisce?. Quello di cui sono sicuro è che non vedranno mai migliorare concretamente la loro esistenza ad opera di polticanti cialtroni. Spero solo che intanto il paese non perda troppo tempo, perché la nostra attuale alternativa non è la Padania. Ma la Grecia.