Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

domenica 27 marzo 2011

Prescrizione sempre più breve, sogno di tutti i corrotti

L’Italia, paese ai primissimi posti delle classifiche europee per il suo tasso di corruzione, non ha tuttavia ancora il primato assoluto! Suvvia, diamoci da fare! Dev’essere per questo che l’istituzione parlamentare sta progressivamente smantellando i pochi argini giuridici rimasti, al fine di agevolare ulteriormente i trasgressori. Un ultimo passo significativo si deve al deputato Paniz del PdL, che ha fatto approvare in Commissione Giustizia alla Camera una norma che introduce tempi di prescrizione ancora più brevi per i reati, purché siano commessi da incensurati.
Ergo, visti i tempi della giustizia italiana e le infinite furberie dilatorie degli avvocati d’alto bordo, salteranno una serie di procedimenti a carico del solito noto. Non vogliamo però perdere tempo pensando a lui, che appartiene ormai al passato, per quanto non se ne sia ancora accorto e continui a scaldare (per l’eternità?) il cuore dei suoi tifosi.
Preoccupa invece l’invito a delinquere che, non c’è da dubitarne, sarà prontamente raccolto da una schiera di nostrani farabutti (beninteso, ancora incensurati), incoraggiati a tentare ogni genere di imbroglio dalla prospettiva dell’impunità. Infatti, prima dovrebbero essere beccati e, poi, ben difficilmente l’eventuale processo potrà arrivare a compimento. Così il prosciolto, rimasto formalmente incensurato, tramite questo meccanismo perverso potrà continuare le sue malefatte a piacere.
Alla faccia di Cesare Beccaria, della certezza della pena e della sorpassata idea che la giustizia sia uguale per tutti. Immaginiamo quanto i cittadini onesti si sentiranno tutelati da questa norma, nel caso sia approvata dalla Camera il 6 aprile, a perpetua vergogna delle nostre istituzioni più sacre.