Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

domenica 6 marzo 2011

Dove sta il "magna-magna"? L'ennesimo spreco alla faccia della crisi

Gli Italiani andranno dunque al voto amministrativo, quest’anno, in una data distinta da quella dei referendum. Lo annuncia il ministro Maroni, giustificando la decisione con motivi evidentemente inattaccabili, ossia il “seguire la tradizione che vede sempre distinte le votazioni”. Nulla a che vedere, naturalmente, con il trucco per cui, cercando di diminuire il quorum, si tenta di far fallire una consultazione su temi “sensibili” che rischiano di disturbare le linee stabilite in alto.
Peccato che, come affermano non solo le opposizioni imbufalite, ma anche il “Sole-24 Ore”, questo scherzetto costerà ai contribuenti italiani qualcosa tra i 300 e i 350 milioni di euro. Denaro di cui, in questi tempi di tagli ai servizi e di rincari contestuali, non sembra proprio opportuno fare spreco. Chissà, forse si conta sul fatto che la gente sia distratta dal gossip e dalle risse quotidiane per comprendere dove si gettano i suoi soldi…
Lo stesso quotidiano rilancia poi l’unica proposta sensata, ossia una norma, possibilmente di un solo articolo, che istituisca l’obbligo di evitare duplicazioni in caso di consultazioni elettorali multiple. Proprio perché sensata, è da dubitare che questa casta, sensibile solo alle proprie convenienze immediate, la metterà mai in atto.
Comunque complimenti, ministro Maroni! Nessun gesto poteva mettere meglio in evidenza l’autentico spirito di servizio che anima gli attuali governanti, i quali hanno preteso di rappresentare “il nuovo”, di fare gli interessi della gente contro “Roma ladrona”, e poi coprono le loro furberie con scuse che sarebbero apparse risibili anche ad un funzionario della Prima Repubblica.