Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

lunedì 24 gennaio 2011

CoCoCo 10 - Utilizzo sportivo dell'Ippocastano e pubblicità negativa per le Paratie

Desidero anzitutto dare voce ad una proposta atta a riqualificare la zona dell'Ippocastano, elaborata dai giovani del PD, e già formalizzata dalla consigliera Magni sotto forma di emendamento al passato bilancio, ma respinta dalla maggioranza, con poche illuminate eccezioni. Si tratta della realizzazione di campi da calcetto al posto dell'attuale parcheggio nell'area dell'Ippocastano. Essi si presenterebbero come strutture di grande utilità per la carenza di offerte analoghe in città, nonché in grado di soddisfare una sentita esigenza dei giovani, in un modo realmente utile al loro benessere. Data la presenza dell'autosilo di via Castelnuovo, tutt'altro che sovraffollato, di quello appena inaugurato del Valduce e di quello di prossima realizzazione in via Zezio, non vi sarebbe un'incidenza negativa per le esigenze di parcheggio.
Considerato che a suo tempo l'assessore Gaddi motivò il parere negativo della Giunta affermando che sarebbe stata realizzata un'area di sosta per i camper, ma che tale destinazione non è comparsa nella relazione previsionale e programmatica, e che, al contrario, nelle ultime settimane è apparsa la notizia che nell'area Ippocastano il Comune di Como avrebbe intenzione di realizzare un autosilo, ritengo importante ripensare ad un cambiamento di rotta.
La carenza di strutture sportive per i giovani è una realtà negativa, che potrebbe anche essere affrontata prendendo in considerazione altre zone oltre a quella dell'Ippocastano, come il San Martino o altri contesti: è però importante è che questa situazione cambi. Como non ha bisogno di solo cemento, non tutte le realizzazioni devono contare più di sei piani: per questo chiederò alla consigliera Magni di riproporre il suo emendamento, ma chiedo sin d'ora a tutti i consiglieri di avviare una riflessione che porti ad un esito favorevole per questa richiesta.
In secondo luogo, pongo all'attenzione del Consiglio e della Giunta il fatto che i notiziari televisivi del fine settimana hanno dato ampio risalto alla situazione del cantiere delle famigerate paratie a lago, e in che termini! Como torna nuovamente alla ribalta con un messaggio ben chiaro, che tutta l'Italia ha inequivocabilmente ricevuto: in queste condizioni, la nostra città deluderà i turisti, molti dei quali, anche se non sono stati invitati a scegliere altre destinazioni, probabilmente lo faranno. Non dico che i cronisti abbiano avuto secondi fini, quanto che la descrizione oggettiva dei fatti incolpa il cantiere e chi lo ha gestito in questo modo scriteriato di tale ricaduta sommamente negativa.
Traetene le debite conseguenze. Non intervenire con rapidità e con decisione, operando le scelte corrette, porta a risultati controproducenti sul piano dell'economia turistica. È pur vero che le mostre, almeno a parere dei loro tifosi, portano in città tanti milioni di euro che non si possono neppure contare; tuttavia sarà difficile che possano bastare a compensare il disastro che si preannuncia.