Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

giovedì 19 marzo 2009

Restauri scolastici a Como

Finalmente in tanti rivolgono l'attenzione alle condizioni, assai spesso precarie, in cui versano i nostri edifici scolastici, i quali in fondo sono la vera cartina di tornasole che consente di valutare in modo visibile la cura e gli investimenti che i vari governi hanno dedicato alla scuola italiana, al di là degli infiniti proclami. Ben venga, dunque, che anche a Como l'assessore provinciale parli di "meno feste" (tanto utili a catturare l'attenzione elettorale, peraltro, e mai risparmiate in questi anni) e più interventi a breve termine per almeno un terzo degli istituti: sperando, è il caso di dire, che lo stato centrale invii risorse bastanti almeno a questi primi interventi.
Sulla base di quanto ho quotidianamente sott'occhio, però, mi permetto di rivolgere un'esortazione energica a chi di dovere: in primo luogo, attenzione agli appalti faciloni che richiedono un accurato vaglio delle garanzie fornite, e non solo dei prezzi al ribasso; e soprattutto, imponete l'obbligo di una verifica finale della qualità effettiva dei lavori e dei materiali utilizzati. Che senso ha rinnovare porte e finestre, tanto per fare un esempio, se già a partire dall'anno scolastico successivo una gran parte di esse risulta inservibile, danneggiata non tanto da un accanimento vandalico, bensì dall'uso ordinario di un luogo pubblico a forte affluenza? Perché le vernici si scrostano o i tubi perdono, in tempi non certamente biblici, ma già poco dopo il termine dei lavori? Perché certe aule "nuove" hanno un'acustica tale da renderle quasi inservibili per l'attività didattica?
Certo, le strutture portanti saranno rimesse in sicurezza, ma l'impressione generale dopo alcuni interventi è che il presunto risparmio, ammesso e non concesso che vi sia stato, finisca per creare situazioni non molto diverse da quelle che si sarebbero dovute sanare.
Esprimo perciò l'auspicio che, per questi prossimi interventi, si realizzi una vigilanza migliore di quanto non si è fatto finora, evitando di dissipare queste risorse dei contribuenti, tanto più preziose in tempo di crisi.