Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

giovedì 2 dicembre 2010

CoCoCo7 - Situazione degrado delle scuole in città

Alla luce di numerose segnalazioni, alcune delle quali hanno raggiunto le pagine degli organi di stampa e sono state anche oggetto di un'allarmata denuncia da parte della segreteria provinciale della Cgil Scuola questa settimana, intendo porre all'attenzione del Consiglio Comunale e degli Assessorati competenti la situazione in cui versano le scuole comasche, in particolare quelle materne ed elementari.
Se i tagli dei docenti e del personale ausiliario stanno incidendo per parte loro sulla qualità del servizio offerto, ma è il Governo, non il Comune ad avere in proposito responsabilità dirette, non altrettanto può dirsi per la decadenza delle strutture e l’inadeguatezza degli edifici.
Ci viene riferito che in varie palestre non si può giocare con la palla perché gli impianti non garantiscono sicurezza, che non di rado i bambini sono costretti a mangiare in due turni perché i locali per la mensa sono troppo piccoli per ospitare tutti, che gli infissi non solo sono vecchi, ma in molti casi anche pericolanti, che i muri attendono almeno una mano di vernice da anni, che i giardini e i cortili non ricevono la necessaria manutenzione, che i bagni sono ridotti in condizioni pietose e a volte inservibili. Non sarà certo la fotografia esatta di ogni singolo istituto, o almeno lo spero, ma le lamentele che provengono – soprattutto dalle famiglie comprensibilmente preoccupate – sono ormai troppo numerose per ritenere che si tratti di casi isolati.
Voglio sperare che tutti ci rendiamo conto di quanto la funzionalità e il decoro dell’ambiente rappresentino elementi fondamentali per l’apprendimento dei nostri figli. Una parte rilevante dell'educazione alla convivenza civile, al rispetto delle strutture, anche alla percezione del bello, la scuola li trasmette attraverso l'aspetto delle proprie aule, dei corridoi, dei servizi. Queste cose ovviamente hanno un costo: ma non è un costo accessorio, una vanità, un amore del superfluo. Queste, semmai, sono le caratteristiche precipue dei fuochi d'artificio nell'inaugurazione di un cantiere o di una mostra in cui un qualche politico vuole fare la ruota.
Vogliamo invece badare al sodo? Allora non possiamo permettere che la scuola statale comasca cada nel baratro dell’indifferenza e del degrado. Mantenere le cose come stanno è un doppio misfatto: tanto per i pericoli che si possono determinare, quanto perché, continuando così, si crea per i nostri istituti un eccellente biglietto da visita per indurre l'utenza a rivolgersi altrove, ovverosia alle strutture non statali che giustamente curano la propria immagine esteriore allo scopo di impressionare favorevolmente i potenziali clienti. Ma a noi è dato di amministrare la “cosa pubblica” in modo che possa rappresentare l'eccellenza del servizio, non il ripiego per chi non ha mezzi. Altrimenti è meglio che andiamo a casa.
Da ultimo, la settimana scorsa si è resa evidente la problematicità della struttura di Via Sinigaglia, ove i rappresentanti dei genitori sono arrivati al punto di minacciare di rivolgersi alla Procura della Repubblica per le numerose infiltrazioni d'acqua che determinano il distacco di parti anche rilevanti della controsoffittatura. Prendo atto che l'Assessore Scopelliti ha annunciato un'immediata ispezione, che ritengo abbia già avuto luogo, e chiedo di conoscerne gli esiti. Ma soprattutto chiedo che venga definita e poi realizzata una serie di impegni precisi, un quadro degli interventi che, da qui al termine del presente mandato amministrativo, si intendono realizzare nei diversi edifici scolastici permettendo alle scuole cittadine di funzionare in sicurezza e serenità. Ricordo che questa non è una concessione che il Comune può dare, quando valuta che le sue casse siano abbastanza piene (e ora, evidentemente, per un complesso di scelte errate, non lo sono): ma è un preciso diritto di studenti, genitori, e di quanti operano nella scuola, cui corrisponde un obbligo vincolante da parte dell'Amministrazione.