Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

giovedì 2 maggio 2013

La lobby delle armi: mani insanguinate, ma piene di dollari...

La Keystone Sporting Arms di Milton, in Pennsylvania, è l'azienda che produce il fucile giocattolo "Crickett" calibro 22, con il quale a Burkesville, in Kentucky, un bimbo di 5 anni ha sparato alla sorellina più piccola, uccidendola.
A parte l'ovvio interrogativo sulle capacità intellettive dei genitori e di un'opinione pubblica che incoraggia queste iniziative commericiali, possibile che chi progetta e destina specificamente un'arma al mondo dei minori (viva la libertà d'impresa!) non sia poi tenuto a rispondere in solido di ogni uso improprio e di ogni conseguenza sia pur accidentale degli strumenti di morte che produce? Si può comprendere in astratto che un adulto sia ritenuto responsabile dell'uso che fa delle armi (e al diavolo le vittime e l'evidenza delle statistiche nefaste, siamo eredi dei cowboys e degli sceriffi...) ma un bambino?