Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

giovedì 7 febbraio 2013

La pazienza di Lucini

"La pazienza è la più eroica delle virtù giusto perché non ha nessuna apparenza d'eroico" (Giacomo Leopardi, Zibaldone). Quindi si presta bene ad accompagnare il cammino di un sindaco coraggioso come Mario Lucini anche nel fronteggiare polemiche pretestuose. Ma è pure vero che le troppe questioni di lana caprina sollevate a vanvera, facendo cagnara senza documentarsi adeguatamente, senza capire o facendo finta di non capire, fanno davvero perdere tempo alla città, non solo a chi la amministra. Inutile, forse, sperare che l'atteggiamento si faccia più equilibrato e si modifichi.
Non ci rimane che Totò: "Ogni limite ha una pazienza", perbacco!
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Dal "Corriere di Como" - Giovedì 07 Febbraio 2013:
"Prima al telefono, poi davanti alla telecamere di Etg, il sindaco Mario Lucini ha risposto per le rime ad Alessandro Rapinese. E soprattutto, con una serie di documenti alla mano, si è detto certo di poter smontare pezzo per pezzo le tesi accusatorie del consigliere di minoranza.
Il primo tassello riguarda l’autorizzazione concessa ad autogru e autosnodati per i lavori al Palace. «Forse Rapinese non ha letto bene l’ordinanza - dice Lucini - altrimenti avrebbe notato che in un punto si dice chiaramente che era vietato transitare sul ponte della darsena». È anche vero, però, che nella stessa autorizzazione si legge che «i mezzi percorreranno largo Leopardi in contromano e in deroga alla segnaletica vigente, per raggiungere il cantiere ubicato al civico 16 del Lungo Lario Trieste-Hotel Palace».
«Ma in realtà - ribatte il primo cittadino - noi abbiamo autorizzato l’occupazione di suolo pubblico a circa 25 metri di distanza dal civico 16, appena dopo l’aiuola circolare di piazza Matteotti. Dunque i mezzi non sono transitati sul lungolago ma, da lì, grazie a un braccio meccanico, hanno provveduto a posare l’impianto di condizionamento sull’albergo». Certo, immaginare un braccio così lungo non è semplice, ma Lucini controbatte anche all’obiezione. «Io, come peraltro Rapinese, non ero sul posto la notte dei lavori, e quindi non so cosa sia successo minuto per minuto - afferma il primo cittadino - Ma siccome il consigliere si basa su documenti, lo stesso faccio io. E questi dicono in maniera chiara che il Comune non ha mai permesso ai mezzi pesanti di transitare dove c’era il divieto oltre le 20 tonnellate». «Credo che Rapinese abbia preso un granchio. E forse - conclude Lucini - farebbe bene a non farci perdere troppo tempo su cose inesistenti». Lucini, in ultimo, ha smentito che, dopo il 18 marzo 2011, siano transitati bus di Asf di peso superiore alle 20 tonnellate sul lungolago."