Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

giovedì 8 gennaio 2009

Toh, nevica...

Chissà perché l'efficienza amministrativa a Como, a confronto con quella delle province vicine, sembra spesso di un livello diverso, e non certo per il meglio. Anche il caso di quest'ultima nevicata lo conferma. Parlo per esperienza personale: il 7 gennaio, al ritorno dall'Epifania, le scuole superiori sono state lasciate aprire, con notevoli disagi ed enormi assenze, per poi chiuderle dopo un paio d'ore, vista la situazione prevedibilmente caotica. Per fortuna che, almeno nelle primissime ore, i mezzi pubblici hanno fatto il loro dovere, altrimenti sarebbe stata una nuova paralisi generale, vista anche la consueta scarsa pulizia delle strade.
Perché in questo caso i conti non tornano? Perché la sera prima, senza incertezze, si era affermato perentoriamente di ritenere la situazione "sotto controllo", per essere smentiti a poche ore di distanza. Come mai Varese aveva già disposto la chiusura degli istituti nel pomeriggio del 6? Guardavano nella sfera di cristallo o, semplicemente, agivano in base ad un principio di sensatezza e prudenza, ammaestrati anche dalle recenti esperienze?
Il tardivo rimedio comasco, in compenso, ha evidenziato la sua ulteriore inefficienza disponendo anche la chiusura delle scuole giovedì 8, quando invece si sarebbero potute svolgere le lezioni senza problemi.
Si sono accusate spesso le amministrazioni comasche di non avere vision, di non saper immaginare in maniera sistemica e coerente un futuro per la città e il territorio, per il rilancio delle attività e il miglioramento della qualità della vita. Non torniamo a parlare della Ticosa, con relativi buchi in bilancio, e di altre cose che sono sotto gli occhi di tutti. A volte, con rassegnazione, mi trovo a pensare che mi accontenterei che si sapesse guardare con lungimiranza almeno… al giorno successivo.