Albrecht Dürer, Navis Stultorum (in S. Brant, Narrenschiff - 1497)

giovedì 27 novembre 2008

Res nullius (animali)

Notizie contraddittorie, quelle che giungono dal fronte dei diritti degli animali, ma che lasciano intravvedere una certa evoluzione, in questo paese che stagionalmente attende con ansia il passo dei migratori protetti in tutta Europa per poterli comodamente impallinare, spesso contro la legge ma anche con il consenso di deroghe ed estensioni volute dalla potente lobby delle armi (sono posti di lavoro, pota!).
Da un lato la cassazione ritiene fondato multare un veterinario che viola i limiti di velocità in quanto tenta di portare un cane ferito con urgenza in sala operatoria; nulla di trascendentale, purtuttavia è curioso che il principio valga per i cristiani (e sia anzi una sorta di imperativo morale: fare tutto il possibile per salvare una vita in quelle condizioni), ma non venga riconosciuto se ad essere oggetto di simili cure professionali è un animale. Evidentemente la sofferenza si può pesare su bilance sensibilissime, che consentono di fare queste distinzioni: quasi che riconoscere la liceità di un comportamento estremo, giustificato dall’emergenza per salvare un animale, sminuisca i diritti delle persone. Misteri della giurisprudenza.
D’altro canto, viene avanzata un proposta di legge bipartisan per impedire l’esibizione di animali nei circhi (alzi la mano chi ha mai creduto alle rassicurazioni dei domatori che l’addestramento avviene solo con la dolcezza e senza alcuna violenza…) e si assiste alla condanna di chi per trascuratezza lasciò morire di fame e di sete il proprio gatto. Se il parlamento ritenesse di non insabbiare la prima - com'è facile temere - potremmo constatare almeno un piccolo, ulteriore passo di civiltà in un mondo che lentamente sta prendendo coscienza del legame vitale che intercorre tra gli esseri umani, l’ambiente e gli altri esseri viventi.
… Forse però troppo lentamente, per sperare di salvarsi.